L'AVVICENDAMENTO

26.05.2016 00:00 di Matteo Sestini Twitter:    vedi letture
L'AVVICENDAMENTO
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© foto di Giacomo Morini

Saluta Daniele Pradè, ritorna Pantaleo Corvino. Questa è l'eredità che ci hanno lasciato gli ultimi giorni vissuti intensamente dall'universo Fiorentina. Il Presidente Esecutivo Mario Cognigni ha congedato il ds romano ratificandogli la decisone della Fiorentina di non proseguire insieme. Così, dopo tre quarti posti e il quinto posto di questa stagione, Pradè saluta Firenze, anche se in cuor suo spera che possa essere un arrivederci. Aziendalista al massimo, anche quando avrebbe potuto sollevare un polverone, abile nei rapporti e nella diplomazia della politica calcistica oltre che nel mercato. Prima il sodalizio con Macía, poi solo al comando. Un rapporto quasi fraterno con Vincenzo Montella, un freddo rispetto professionale con Paulo Sousa. La sua è, al momento, l'unica testa a cadere dopo quanto (non) successo nel mercato di gennaio. Pradè ha mercato e la sensazione che possa tornare in pista praticamente da subito resta molto forte.



Il suo successore sarà Pantaleo Corvino, che oggi ad Amalfi ha sostanzialmente confermato che presto sarà di nuovo un dirigente della Fiorentina. Nella giornata di lunedì la Fiorentina, forse addirittura nella persona di Diego Della Valle, ha chiamato Pantaleo Corvino per avere comferma sull'avvenuta rescissione col Bologna e per sondarne la disponibilità per un eventuale ritorno a Firenze. Entrambe le risposte sono state positive e presto tutto sarà messo nero su bianco. Sono sette gli anni che Corvino ha trascorso a Firenze nella sua prima esperienza ed il suo ritorno è il tentativo da parte della Fiorentina di ristabilire un preciso assetto societario, nella speranza di toccare nuovamente i picchi più alti della gestione Della Valle a Firenze. Tecnicamente con l'approdo in Champions League, economicamente con plusvalenze sontuose ed operazioni vecchio stile (corvinate). La rivoluzione è iniziata e dopo le scrivanie toccherà ad una rosa che andrà rinforzata, quasi rifondata, con ricambi all'altezza, ma anche con nuovi titolari (almeno due per reparto al netto delle possibili partenze).