SENTIMENTI OPPOSTI

30.09.2014 11:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
SENTIMENTI OPPOSTI
FirenzeViola.it
© foto di Federico Gaetano

Tempo di sentimenti opposti in casa Fiorentina: da un lato Vincenzo Montella, che nel tentativo di stimolare la squadra a tenere alta la concentrazione in vista del tour del force finale di questa settimana, si traveste d'improvviso in una sorta di Mourinho fiorentino, dirottando su di sé tutte le critiche sul difficile momento della squadra e respingendole, ove possibile, al mittente, tirando in ballo la stampa ed i media tutti come principali artefici di una situazione particolarmente delicata, dove è evidente che - all'interno della società viola stessa - le cose non procedano proprio nella maniera più serena. Una tattica psicologica legittima da parte del tecnico, che già in passato in altri contesti ha portato a ottimi risultati sul piano sportivo (il triplete dell'Inter col tecnico portoghese in panchina, se pure è un esempio ad oggi inarrivabile, è in ogni caso un precedente).

Dall'altro ci sono il sorriso e la malizia di due ventenni, Babacar e Bernardeschi. Due giovani terribili che in poche partite hanno già conquistato Firenze e tantissimi addetti ai lavori a tal punto da far lievitare in così breve tempo anche la loro valutazione di mercato. E' forse da loro, più che dalle reazioni stizzite del mister campano, che passa la rinascita viola dopo le prime cinque faticosissime partite di inizio stagione, dove la Fiorentina sembra aver smarrito quella voglia di divertirsi e di divertire che l'aveva contraddistinta nelle ultime due stagioni. Con più sorrisi e meno mugugni è più facile tornare alla vittoria e al bel gioco. A partire da Borisov dove contro la modesta Dinamo, Montella è intenzionato a mandare in campo dal primo minuto proprio la B2 degli anni 2000. Sotterrare definitivamente l'ascia di guerra (da tutte le parti) è forse la soluzione più facile e meno dolorosa.