PATTO PER I VIOLA, FIRENZE FA SQUADRA. ROCCO SCELTA SAGGIA, NON SI CAMBIA. CONTA IL PRESENTE, GESTIRE 70 GIORNI. COMMISSO NON VENDE: È L'ALTRA NOTIZIA. PRADÈ TORNA IN PRIMA LINEA: FACCIA COME SA. ITALIANO VUOLE SALUTARE CON UN TROFEO

23.03.2024 12:20 di  Mario Tenerani   vedi letture
PATTO PER I VIOLA, FIRENZE FA SQUADRA. ROCCO SCELTA SAGGIA, NON SI CAMBIA. CONTA IL PRESENTE, GESTIRE 70 GIORNI.  COMMISSO NON VENDE: È L'ALTRA NOTIZIA. PRADÈ TORNA IN PRIMA LINEA: FACCIA COME SA. ITALIANO VUOLE SALUTARE CON UN TROFEO
FirenzeViola.it

Fiorentina sotto choc per la perdita di Joe Barone, un presidente piegato dal dolore, un città che partecipa perché Firenze sa fare squadra come nessuno nei momenti drammatici, ma ieri nonostante tutto questo il club ha cercato di reagire. Sotto l'impulso di Rocco Commisso. 

Il riassetto della società è stato rapido e in linea con una condotta logica. Rocco ha scelto saggiamente per la continuità: in uno stato emergenziale portare stravolgimenti sarebbe stata una mancanza di pragmatismo. Ci sono 70 giorni da gestire, tanti ne servono per arrivare alla fine della stagione. Poi si vedrà: magari si potrà continuare su questa strada, magari no, ma a quel punto Commisso avrà il tempo necessario per modificare la rotta. Adesso non ne aveva. Piaccia o meno, Joe Barone, plenipotenziario nella gestione della Fiorentina, aveva tracciato una linea, perfettamente condivisa del presidente. Perché abbandonarla? La via più sensata era dare fiducia ai manager che avevano, con le varie specificità, accompagnato quel cammino. Sostituire uno come Barone era impossibile: qualcuno potrà restare ancora sorpreso, ma la scomparsa del dirigente italo-americano ha messo in luce il suo totale controllo su ogni cosa che avesse a che fare con la Fiorentina. Dal contratto di Gonzalez alla verifica dell'impianto acustico per le serate danzanti del Viola Park. Controllava, piante, bicchieri, mobili e tanto altro. Così ci siamo capiti e così comprendiamo quanto uno così fosse insostituibile. Barone aveva il dono dell'ubiquità, era ovunque. Lavorava sempre, si riposava mai. Ha sbagliato un po' di cose, soprattutto nei modi di fare, ci sono stati molti attriti con alcuni mondi di Firenze, ma si è speso fisicamente e mentalmente al 110 per cento per la Fiorentina. Un dispendio di energie fisiche e nervose che non lo ha aiutato. E questo la gente viola glielo riconosce: in 10.000 alla camera ardente, un saluto della Fiesole di grande impatto emotivo, sono elementi che ci raccontano tutto. 

Stabilito che era impossible trovare una replica di Joe Barone, Commisso ha spacchettato le deleghe nei settori. Pradè e Burdisso nella parte sportiva, Ferrari in quella aziendale. Sopra di loro Mark Stefan, ad viola da tempo e soprattutto uomo di fiducia in Mediacom del presidente Commisso. Ha il potere di firma, non è un dettaglio. 

Ognuna di questa figure professionali si misurerà con campi di gioco ben conosciuti. Per questo Commisso crediamo abbia fatto bene ad alimentare la continuità. Pradè tornerà in prima linea come ai tempi dei Della Valle quando scelse Montella e costruì una squadra meravigliosa, con una mediana di artisti: Borja, Pizarro e Aquilani. In bocca al lupo. 

Sembra un paradosso, perché siamo sempre interessati a palare di futuro, ma mai come questa volta il presente conta più del resto. Come reagirà la squadra a questa botta tremenda? Farà come quella di Pioli dopo la morte di Davide Astori? A colpo d'occhio era più esperta: Italiano ha qualche senatore e tanti giovani. Toccherà a Vincenzo proprio contro Stefano - che stavolta, incroci del destino siederà sull'altra panchina, quella del Milan - dare forza alla Fiorentina. Con le parole è tutto semplice lo sappiamo, ma noi Vincenzo ci speriamo. 

Italiano a fine stagione se ne andrà, lo aveva già deciso e comunicato a Barone, Pradè e Burdisso. Senza traumi, tutto condiviso, il ciclo è finito. Ne avevano riparlato anche poche ore prima della morte di Joe. Sarà un addio sereno, come nel calcio capita di rado. Le vie si divideranno, ma proprio per questo Italiano darà più del massimo, insieme ai suoi uomini, per portare un trofeo a casa. Anche se ora è tutto maledettamente più duro. 

Firenze ha stretto un patto coi viola e la Fiorentina in generale: sostegno assoluto, senza indugi, fino a maggio. Qualsiasi sarà il raccolto finale. Marciare compatti contro ogni ostacolo sarà di grande aiuto. 

Commisso nel comunicato di ieri ha scacciato i dubbi circa una possibile cessione. Rocco ha detto di essere ancora più legato a Firenze e di voler rimanere ancora per tanti anni. Ha fatto bene a sottolinearlo, in certi frangenti questi discorsi portano sollievo alla comunità. 

Per la seconda volta in 6 anni la Fiorentina dovrà rialzarsi dopo un lutto, sembra una maledizione. Ma ce la farà anche questa volta. Un abbraccio grandissimo ai familiari di Barone, vicinanza assoluta. Il loro dolore ha commosso tutti.