PRADÈ, PERCHÉ NON FAI PARLARE COMMISSO CON SARRI? NON ABBIAMO BISOGNO DI CALCIATORI COME BALOTELLI O ZANIOLO. CONTRO IL MILAN LA DEVE VINCERE FIRENZE

29.03.2024 09:57 di  Luca Calamai  Twitter:    vedi letture
PRADÈ, PERCHÉ NON FAI PARLARE COMMISSO CON SARRI? NON ABBIAMO BISOGNO DI CALCIATORI COME BALOTELLI O ZANIOLO. CONTRO IL MILAN LA DEVE VINCERE FIRENZE
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E ora il Milan. Sarà una notte speciale. Uno tsunami di emozioni. Di ricordi. In palio ci saranno più di tre punti. Battere la squadra di Pioli vorrebbe dire catapultarci nel futuro carichi di ambizioni. Convinti più che mai di poter regalare un trofeo alla memoria di Joe Barone. Il Milan ha in testa l’Europa League. Avrà poca voglia di soffrire. I viola invece devono essere pronti a soffrire in dosi industriali. Di sicuro, non saranno soli. Ci sarà la curva Fiesole con la sua coreografia carica di emozioni, con la sua spinta. Ci sarà il parterre di tribuna con i suoi cronici brontolii. Ci sarà la maratona che quando viene chiamata a raccolta diventa bollente come la curva. Ci sarà Firenze che in certi momenti diventa unica. Meravigliosamente unica.

Chi non ha il fuoco addosso non vada al Franchi, non ascolti Radio FirenzeViola che è diventata la radio di chi ama la Fiorentina, non accenda la televisione. Basta divisioni. Ora c’è un solo cuore da far battere. Per conquistare tre punti, per preparare la sfida di Coppa Italia con l’Atalanta, la trasferta contro la Juve, il turno di Conference. Quando ci stringiamo come un pugno siamo una minaccia per tutti. Pioli lo sa bene. Stavolta non sono importanti neppure i nomi degli undici titolari. Tanto tempo fa il grande Sven Goran Eriksson pochi minuti prima di annunciare la formazione titolare gettò undici maglie viola dentro lo stanzone e disse: “oggi chi ha palle tiri fuori e prenda la maglia!”. Sabato sera ne servirebbero 24 di maglie per accontentare tutti i calciatori viola pronti a tirare fuori le palle.

Ora conta il Milan poi ci sarà tempo per il futuro. Continuo a credere che se proprio non sarà possibile tenere Italiano il tecnico giusto sarebbe Sarri. Si dice che non piacesse a Barone. Non lo so. Io però faccio un discorso di calcio. Con una società da ridisegnare e una squadra da ricostruire l’allenatore giovane sarebbe un triplo salto mortale. Mi permetto di dare un consiglio a un uomo saggio come Pradè: faccia parlare Sarri e Commisso. Potrebbero piacersi. E tanti nostri problemi scomparirebbero di colpo. Sarri verrebbe di corsa a Firenze. E ha fame di rivincita. 

A proposito di scelte sagge. Qualcuno ha avvicinato Zaniolo alla Fiorentina. Magari come alternativa al partente Nico. Via, non scherziamo. Firenze non ha bisogno di gente come Balotelli e Zaniolo ma di calciatori sui quali costruire un progetto ambizioso. Di professionisti capaci di esaltare il gruppo. Di essere all’interno del Viola Park modelli di riferimento per i nostri bambini. Tutto questo sperando di rivedere presto a Firenze il Presidente Commisso. Non credo abbia intenzione di vendere. Il popolo viola confuso ha bisogno del Rocco condottiero. Quello dei suoi primi giorni fiorentini. Quando c’era tutta Firenze al suo fianco. Tutta. Allora come sarà sabato notte.