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LA "FOLLIA" DI VITTORIO...

di Stefano Borgi

Nel gennaio "maledetto" della Fiorentina può succedere anche questo. Può succedere che un presidente, colto da delirio di onnipotenza, mandi via un allenatore quinto in classifica. Addirittura secondo... fino a poche ore prima. Protagonista Vittorio Cecchi Gori, vittima inconsapevole Gigi Radice. Sarebbe come se, tra due giorni, Andrea Della Valle esonerasse Montella. Magari dopo un passo falso contro il Livorno. Nè più nè meno. Eh già, perchè quella Fiorentina era bella, briosa, spumeggiante come quella di oggi: Batistuta, Baiano, Laudrup, Effenberg, Orlando, Di Mauro... Provate a chiudere gli occhi ed immaginare: Gomez, Rossi, Cuadrado, Borja Valero, Aquilani, Pizarro... Ci può stare il paragone? Ci può stare, eccome. Certo, la Fiorentina attuale è più solida, più collaudata, viene da due anni di risultati, di gioco esaltanti. E poi la società, nessun paragone tra i Della Valle e Cecchi Gori. Segnatamente Vittorio... un quarto di entusiasmo, tre quarti di follia. Proprio quella che portò alla "cacciata" di Radice, all'ingaggio di Agroppi, alla retrocessione in serie B.

UN GIORNO DI ORDINARIA FOLLIA - Successe tutto intorno alle 16,30 di domenica 3 gennaio 1993: all'Artemio franchi si giocava Fiorentina-Atalanta per la 14° giornata di campionato. Viola secondi in classifica con 15 punti, primo (irraggiungibile) il Milan a 24. Pochi minuti prima tale Perrone aveva "uccellato" Mareggini con un pallonetto chirurgico, siglando l'1-0 per gli orobici. A quel punto la Fiorentina scalava al quinto posto. Ma il peggio deve ancora venire: negli spogliatoi Vittorio Cecchi Gori si scatena contro Radice accusandolo di incapacità, incompetenza, di rubare lo stipendio. Lui ed il suo secondo Cazzaniga. L'esonero arriverà poche ore dopo, il dubbio sul successore è tra Agroppi e De Sisti. Il ballottaggio sarà ad appannaggio del mister di Piombino, e sarà la fine per le speranze dei tifosi viola. "Non ho mai saputo il perchè di tale decisione - racconta "ciccio" Baiano in uno stralcio dell'intervista che potrete trovare sul prossimo numero del Magazine di FV. So solo che tra i due non si prendevano, non si erano mai presi. Probabilmente Vittorio non aspettava altro, e la sconfitta con l'Atalanta fu l'occasione buona per cacciarlo". Ma le voci su una presunta storia tra la moglie di Vittorio ed il figlio di Radice? (al tempo si disse anche questo) chiediamo noi... "Macchè, sono tutte storie - prosegue Baiano. Vittorio non l'ha mai potuto soffrire, questa è la verità. Il problema è che tutti noi eravamo affezionati a Radice: lui ci faceva giocare bene, davamo spettacolo, più o meno come la Fiorentina di oggi. Per molti di noi il suo allontanamento fu un trauma. Il resto lo fecero gli arbitri e Carnevale all'ultima..." Ok, ok, non affondiamo il coltello nella piaga, sappiamo tutti come andò a finire. Resta però indelebile la follia di Vittorio, la prima delle mille che portarono la Fiorentina alla rovina, al fallimento e poi alla C2. Però, come si suol dire... "chiusa una porta, si apre un portone". Auguri di buon 2014 a Diego ed Andrea Della Valle.


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