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UNA STATUA PER BATISTUTA

di Stefano Borgi

"Guerriero mai domo, duro nella lotta, leale nell'animo", firmato Curva Fiesole. Così recitava la scritta sulla statua dedicata a Gabriel Omar Batistuta. Poche frasi, centrate, perfette per celebrare uno dei più grandi campioni della storia viola. Era un'opera voluta dal Collettivo, firmata dagli artigiani del Carnevale di Viareggio, tutta di cartapesta dorata. La consegna avvenne nei minuti precedenti ad un Fiorentina-Lazio del 5 novembre 1995 (la centesima in serie A di Bati, GUARDA QUI) che visse tutto intorno al bomber argentino. Prima, con la cerimonia dell'inaugurazione (l'immagine è suggestiva, Bati-gol accanto alla bandierina nell'intento di esultare). Durante, con la doppietta che permise ai viola di Ranieri di battere i biancocelesti di Zeman. Dopo, con l'intero stadio che inneggiava al "Re Leone", autentico mattatore, trascinatore indiscusso, capo carismatico della Fiorentina di Cecchi Gori. Oggi quella statua non esiste più, fin dall'anno 2000, quando Bati è passato alla Roma. Fu abbandonata a se stessa, sotto la Fiesole, qualcuno passando gli aveva staccato la testa, qualcun altro la bandierina. Insomma, la caduta degli Dei, anche se la memoria di Bati-gol resta intatta. 

DOPPIETTA, E LA CORSA SOTTO LA FIESOLE - Ma andiamo con ordine. Fiorentina reduce dalla vittoria casalinga sul Bari per 3-2 e, per assurdo, Batistuta chiamato alla riscossa dopo un inizio di campionato... non da lui. Due sole reti (Cremonese e Bari) in 8 partite, qualche prova incolore, tutto questo dopo che l'anno prima si era laureato capocannoniere con 26 reti in 32 partite. Detto, fatto. Quel giorno Batistuta (certamente stimolato dall'incoronazione della Fiesole) fece a fette la difesa laziale, come sempre sapientemente innescato dalle verticalizzazioni di Rui Costa. Dopo un primo tempo di studio, i viola scendono in campo nella ripresa decisi a far propria la partita. Neanche un giro d'orologio e Batistuta ha già portato in vantaggio la Fiorentina. All'80', poi, il raddoppio con Bati-gol che "lobba" Orsi dal limite dell'area. E' l'apoteosi, Gabriel corre sotto la curva (per una volta rinuncia alla bandierina, ma ne valeva la pena...) si mette accanto alla statua, mima una posa da imperatore. Si diverte insomma, ed il popolo viola con lui. La stagione '95-'96 riserverà grandi soddisfazioni alla Fiorentina: terzo posto finale, vittoria in coppa Italia ed in supercoppa italiana ("Irina te amo..." che ve lo dico a fare?) Fiorentina che di diritto entra tra le "grandi" del campionato. E la storia viola di Batistuta continua...