MONDONICO, ED I SUOI PRIMI 67 ANNI. CONTRO LA JUVE GIOCA ANCHE LUI...
Se Emiliano potesse, contro la Juve giocherebbe anche lui. Magari uno spezzone di partita, magari nei minuti finali, quando la sua agilità, la sua tecnica farebbero la differenza. Emiliano Mondonico compie oggi 67 anni, e da giovane giocava all'ala... preferibilmente destra. Sopratutto, Emiliano esordisce in serie A nel '68 col Torino (idolo dichiarato? Gigi Meroni, ovviamente...) Diventa ben presto tifoso della Fiorentina ("mi è sempre piaciuto andare controcorrente - dice con orgoglio. E allora siccome tutti tifavano Juve, io tifavo viola"). Ancora oggi possiede la tessera numero 1 del viola club 7Bello. Poi allena sia Torino che Fiorentina, le due società più anti-juventine della storia. E allora, anche per Mondonico, Juventus-Fiorentina non sarà mai una partita come tutte le altre. Emiliano Mondonico oggi è un tranquillo signore che fa l'opinionista, dispensa perle di saggezza, non è mai banale, ancorchè moderato, misurato. Eh sì che l'immagine di lui che ha fatto il giro del mondo è quella sedia alzata, brandita al cielo di Amsterdam, nella finale Uefa contro l'Ajax. Era il 13 maggio '92, Torino in corsa per aggiudicarsi la coppa (2-2 in casa, ma in Olanda si era ancora sullo 0-0 e bastava un gol...) quando Cravero cade in area. Per Mondonico è rigore, per l'arbitro Petrovic invece no. Qualche anno dopo Mondonico confesserà che Cravero si era buttato, che la trance agonistica ebbe il sopravvento, che non andava orgoglioso di quel gesto. Ma tant'è...
A Firenze Mondonico è ricordato per la cavalcata trionfale della stagione 2003-2004: Fiorentina a metà classifica, a 11 punti dal 6° posto (siamo in serie B, in A vanno le prime 6...) fuori Cavasin dentro Mondonico. La rimonta, tuttavia, pare impossibile. E invece, punto dopo punto, i viola vanno allo spareggio col Perugia... e compiono il miracolo. Anche quella sera Mondonico non passa inosservato: quando Rosetti fischia la fine il tecnico viola scappa, fugge, sottraendosi alla festa finale. Qualche ora dopo dirà che era sua intenzione lasciare spazio ai giocatori, che l'impresa era tutta loro. La verità era che Mondo aveva capito: i Della Valle non lo avrebbero riconfermato, Mondo aveva capito che la sua storia a Firenze era finita. Ahimè... proseguì per le prime sette giornate della stagione seguente, per poi terminare... secondo un finale annunciato. Comunque Firenze è grata a Mondonico, lo sarà per sempre. Firenze vuol bene a Mondonico come ha dimostrato nei giorni della sua malattia, dedicandogli cori e striscioni. Dentro e fuori dal "Franchi". Emiliano ce l'ha fatta, è tornato in sella, ringrazia e non dimentica. Firenze e la Fiorentina saranno per sempre nel suo cuore.