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CECCARONI, Viola hanno impronta di gioco precisa

di Redazione FV

Pietro Ceccaroni, difensore del Venezia, ha parlato in conferenza stampa prima della ripresa degli allenamenti in casa lagunare in vista del match di sabato contro la Fiorentina. Di seguito le sue dichiarazioni:

Come avete analizzato la sconfitta contro l’Udinese? Da cosa dipendono i tanti gol allo scadere?
“Non è facile rispondere, ogni situazione è diversa. Purtroppo ci è capitato spesso e dovremo analizzare il perché e il come. Ci sta mancando cattiveria nei dettagli, anche contro l’Udinese abbiamo dato tutto, nessuna squadra ci ha mai messo totalmente sotto. Siamo ancora a lottare e siamo a pochi punti dalla salvezza con una gara in meno. Dobbiamo continuare a lavorare per raggiungere l’obiettivo. Dopo la partita non abbiamo parlato perché l’umore era abbastanza giù. In questa settimana analizzeremo tutto, ma dobbiamo curare ancora di più i dettagli in allenamento. E’ l’unico modo per cercare di evitare certi errori, ma contro l’Udinese non è stato neanche un errore ma un colpo di bravura, la Serie A è così”.

La botta per il morale è stata forte dunque.
“Tra Spezia e Udinese ha fatto male, perché anche due punti avrebbero fatto comodo. Io personalmente faccio fatica a dormire, ma dobbiamo cercare di smaltire la delusione perché a breve arriva la Fiorentina. Sarà un match difficilissimo, ma dobbiamo dare tutto per cercare di portare a casa punti”.

Nonostante le tante sconfitte siete ancora in corsa.
“La classifica è ancora aperta, siamo lì, ci aspettano partite difficili ma nel calcio le partite bisogna giocarle, la Salernitana con la Roma stava vincendo fino a dieci minuti dalla fine. In diverse partite avrebbe fatto comodo anche il punto, ci avrebbe permesso di vedere le cose in un'altra maniera”.

Che Fiorentina ti aspetti?
“Li analizzeremo in settimana, giocano benissimo, hanno un’impronta di gioco precisa con giocatori di qualità sennò non avrebbero vinto a Napoli con tre gol. Dobbiamo giocare da squadra per cercare di annullarli. Singolarmente sono più forti, ma da squadra dobbiamo cercare di aiutarci”.

Sta mancando forse un po’ la mentalità della stagione passata?
“L’anno scorso è stato qualcosa di incredibile, il gruppo era veramente unito, non che quest’anno non lo sia, ma con tanti nuovi arrivi sicuramente è stato un po’ più difficile dare la stessa impronta. Però col tempo ci siamo riusciti, tanti nuovi si sono indirizzati su questa strada. Sono più sconfitte che sono arrivate per episodi, tranne che forse con l’Atalanta in trasferta abbiamo sempre fatto la prestazione. La mentalità è stata quella giusta, bisogna curare i dettagli, ci manca quello per fare l’ultimo step”.

Ha avuto anche lei un’occasione simile a quella capitalizzata da Becao. Su Modolo poi, ritiene abbia stabilizzato la difesa?
“Per quanto riguarda gli episodi bisogna curare di più i dettagli, potevo essere più bravo, quando arriva l’occasione va sfruttata. Per quanto riguarda Modolo, credo che Marco sia un ragazzo che da quando lo conosco si è sempre allenato al massimo dando tutto, anche quando non era titolare ha dato tanto per esempio dalla panchina, quando rivedo le partite è sempre al fianco del mister. È il capitano e questo non glielo toglie nessuno, ha fatto un’ottima partita contro l’Udinese, però secondo me sia Caldara che Svoboda hanno fatto bene, Mattia contro lo Spezia stava facendo bene, poi ha avuto un episodio di quelli che capitano ai difensori, ha avuto una piccola incertezza ma è difensore di livello che con la fiducia può fare molto bene”.

Siete però comunque passati dalla contestazione dei tifosi al Penzo pieno che vi sostiene.
“La spinta del pubblico è fondamentale, in casa serve quella spinta in più, vedere il Penzo tutto esaurito è stato bellissimo, Dispiace non poter dare una soddisfazione ai tifosi, hanno sempre risposto presente, siamo contenti di aver dato almeno una risposta morale dando tutto in campo. Dobbiamo riuscire a fare quell’ultimo step per portare a casa i punti”.

Rituali prepartita in questo percorso così difficile?
“Fuori dal campo non particolarmente a parte il cerchio per darci la carica. In campo facciamo un torello per divertirci che facevamo anche l’anno scorso per poterci un po’ prendere in giro e unire maggiormente il gruppo”.