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DE ZERBI, Ci manca Lirola: è voluto andare via lui

di Redazione FV
Fonte: tuttomercatoweb.com

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro la Fiorentina. Queste le sue parole:

Come sono stati questi pochi giorni per preparare la partita con la Fiorentina?
"Intensi come quelli precedenti. Abbiamo vinto meritando, loro hanno preso due pali e noi uno ma nel primo tempo siamo andati davanti al portiere, tu per tu, in due circostanze. Ci prepariamo alla gara di domani, una sfida difficile contro una squadra costruita per andare nelle Coppe europee e ci apprestiamo a dare continuità all'atteggiamento e allo spirito, cercando di migliorare a livello qualitativo anche se la partita con il Verona fa storia a sé perché sono molto fastidiosi".

Ha chiesto soprattutto atteggiamento ai suoi ragazzi.
"Quello ci deve essere sempre. Puoi vincere o perdere, la vittoria è importante ma a Verona eravamo diversi rispetto ad altre gare, ad esempio a Parma. Ci sono tante altre cose da valutare, l'atteggiamento deve essere basilare e so che questa squadra ce l'ha ma non sempre riesce a esprimere questa caratteristica".

Come ha visto Djuricic?
"Bene. Quelli che hanno giocato venerdì hanno ripreso ad allenarsi ieri con me. La classifica non è bellissima, abbiamo una gara in meno ma non è una sfida semplice. Oggi abbiamo 9 punti e dobbiamo rialzarci velocemente, non possiamo rilassarci".

Quanto influiranno le squalifiche di Ribery e Magnanelli?
"Sono dinamiche diverse. La squalifica di Magnanelli mi dà fastidio perché lo conosco, so che ragazzo è e mi sembra eccessiva. Se la squalifica sarà confermata, rispetteremo quello che viene detto e giocherà un altro, al di là del fatto che Magnanelli va gestito con 3 gare di seguito".

Avete fatto ricorso per Magnanelli?
"Non lo so, mi è stato detto che ci sarà un responso nel pomeriggio".

Cosa ti preoccupa di più della Fiorentina?
"Io credo che non abbia nulla da invidiare alle prime 6-7 squadre del campionato. Hanno tanti nuovi e non è facile assemblarli ma la Fiorentina ha messo in difficoltà la Juve, ha fatto bene con la Lazio, ha vinto in casa del Milan. È una squadra di livello alto, noi li rispettiamo ma vogliamo fare la gara. Il campionato è strano, è il più equilibrato da quando alleno io, quindi il Lecce può fermare la Juve, noi puntiamo a fare risultato con la Fiorentina".

Come stanno gli infortunati? Può recuperare qualcuno?
"Possono recuperare per tifare. Bourabia, Chiriches, Mazzitelli, Ferrari, Rogerio, Pegolo sono fuori, più Magnanelli squalificato e dovrebbe essere così anche a Lecce, inutile piangere".

Quando avete incontrato squadre di livello più alto avete perso e avete sofferto: ti preoccupa questo?
"Col Torino avremmo meritato il pareggio. Con la Roma abbiamo preso 4 gol in mezz'ora che danno ancora fastidio ma ce la siamo giocata bene, quantomeno con la voglia di fare gol anche noi. Le altre, ovvero Atalanta e Inter, quello che sta facendo l'Atalanta giustifica a metà lo squilibrio che si è verificato nella prima parte, con l'Inter è stata una gara strana. Non penso che non possiamo giocarcela con le squadre più forti di noi".

Lo scorso anno Lirola e Berardi giocavano praticamente a memoria, quest’anno i due terzini, sia Muldur sia Toljan faticano a riproporre quel tipo di gioco. È un’impressione sbagliata? Quanto manca Lirola a questo Sassuolo?
"Sta mancando, è un giocatore che non avrei mandato via. È voluto lui andare via, lo abbiamo assecondato. Abbiamo preso due giocatori forti entrambi e bisogna valutare non il Lirola dello scorso anno, ma Muldur e Toljan bisogna paragonarli con il primo Lirola. Quando è arrivato qui il primo anno non era lo stesso giocatore che è andato via, e loro hanno bisogno di tempo, così come Tripaldelli che non ci sarà domani ma non so se sarà a Lecce, perché ancora non ha recuperato la gara con l'Inter. Toljan sa ancora dire 3 parole in italiano e la lingua è importante, Muldur è un '99 che non sa ancora l'italiano e hanno bisogno di tempo. Piacerebbe avere anche a me una conoscenza di quello che è il modo di giocare ma non è così. Siamo ancora indietro, non vuol dire mettere le mani avanti, ma non siamo nello splendore e nel momento migliore che potrà raggiungere questa squadra più avanti".

Da Firenze, dopo l’ultima gara, hanno alzato la voce protestando contro l’arbitraggio di Fiorentina-Lazio. Prima Montella, poi Ribery, poi Pradè e anche Commisso: teme delle ripercussioni?
"No, non so nemmeno chi è l'arbitro domani. Non credo che un arbitro di Serie A si possa fare condizionare dai post-gara di qualcuno che alza i toni, non vado dietro a queste cose, penso a preparare i giocatori a fare la partita domani, penso a quello che possiamo determinare noi, non dobbiamo pensare a quello che non possiamo determinare".

Cambierà qualcosa, a livello tattico, viste le assenze?
"Cambieremo qualcosa. Non possiamo fare grandi cambiamenti perché le caratteristiche dei giocatori sono l'aspetto che io vado a rispettare principalmente e anche perché non ci sono molti giorni per preparare la gara. Ci sarà qualcosa di diverso ma non in maniera eccessiva. Quando si va a fare un cambiamento non lo si fa per dimostrare qualcosa in più, lo si fa per favorire i calciatori e se ancora non abbiamo trovato la strada tattica definitiva è proprio perché cerco di rispettare le caratteristiche dei giocatori. I principi sono quelli, del sistema di gioco mi interessa poco o niente, mi interessa cercare di mettere i migliori, quelli che determinano, anche un difensore, nelle zone che loro riconoscono, dove possono sentirsi più sicuri".

Quanto può incidere l'assenza di Ribery?
"È un campione, non so quanto possa pesare per loro perché a volte pesa in maniera negativa ma a volte raddoppi le forze e spingi di più, non è detto che sia un'assenza pesante, ma è chiaro che averlo o non averlo sposta".

Cosa dirai a Boateng domani sera?
"Abbraccio sempre i giocatori che ho allenato, li insulto sempre in maniera scherzosa, gli rinfaccio la richiesta che hanno fatto a noi per andare via, come è avvenuto con Demiral. Lo abbraccerò sicuramente, spero di abbracciare Lirola, come faccio con tutti o quasi tutti, perché non bisogna andare d'accordo con tutti e non voglio andare d'accordo con tutti".