GHIRARDI, Abbiamo bisogno dei nostri tifosi
Fonte: gazzettadiparma.it
Oggi ha parlato Tommaso Ghirardi. Il presidente del Parma calcio ha tenuto una conferenza stampa alla vigilia di Parma-Fiorentina, partita importantissima dopo la sconfitta con il Lecce.
"E' un momento delicato, ma stiamo un po' esagerando. - esordisce il presidente - E' vero: la classifica è difficile, ma proprio per questo mi aspetterei che si cercasse di rimanere sereni e soprattutto uniti.Mercoledì c'è stata una contestazione. Naturalmente ci sta, dopo una sconfitta: ma aspettiamo a parlare di retrocessione. Se domani vinciamo è già un altro discorso. E' chiaro che tutti vorremmo avere uina classifica diversa: io più di tutti. Però non dimentichiamo mai da dove veniamo, e dove eravamo 18 anni fa. Voglio chiarire anche un'altra cosa. Io non ho mai parlato di "calcio champagne": andatevi a rivedere le interviste. Ho solo detto che avremmo cercato di offrire un calcio più propositivo. Poi è logico che stanno facendo meno di quello che speravamo. Io non ho certo pregiudizi: so che tutti vogliono il bene del Parma. Io l'altra sera ho parlato con i ragazzi che contestavano, perchè prima ci avevano incitati. Ma il primo a contestare è il sottoscritto: però non dimentichiamo la nostra storia e la nostra realtà, che non è più quella del Parma di un tempo".
"Il Tardini è casa nostra. Mi sta bene contestare alla fine, ma prima dobbiamo incitare la squadra. Andrà a finire che non regalerò più quei 500-600 biglietti che regalo ogni domenica: non vorrei fossero proprio queli, che contestano già prima e durante la gara. Marino? E' chiaro che sta facendo fatica.. Ma sta lavorando: è il mio allenatore e lo difendo Finchè è il mio allenatore è il più bravo del mondo: e non equivocate, perchè è il concetto che mi hanno insegnato i mei avi, i dirigenti esperti e gli imprenditori. Lo abbiamo preso per un progetto che fatica a decollare, ma si sta impegnando. Ai tifosi chiedo solo di incitarci fino al 90°. Poi, se giochiamo male, è giusto contestarci: ma ci sono tifosi che già prima e durante la partita non sono propositivi. Le parole di Leonardi? Non voglio fare il suo avvocato difensore. Lui dice quello che vuole e la stampa risponde, perchè siete tutti adulti e vaccinati. Però vi dico: teniamoci stretto Pietro Leonardi. I giocatori: vale lo stesso discorso fatto per il mister. Sono i miei giocatori, e devo trasmettere loro positività. Poi non sono nè suonato nè cieco, e quindi vedo che qualcuno mi ha dato risultati positivi e altri no. Ma sono i miei uomini e dico che sono i più bravi del mondo: poi, a quattr'occhi, so che cosa dire anche a loro...Vedo anch'io che c'è un clima di tensione, e non capisco il motivo. Parma dovrebbe essere un modello. Non c'è scritto da nessuna parte che se l'anno scorso siamo arrivati ottavi quest'anno dovremo finire quarti. Teniamo i piedi per terra: vi ricordate tutti che poco tempo fa giocavamo in stadi con piccole tribune. Stiamo attenti a non tornarci. Che cosa succede? Lo chiedo io a voi, che siete di Parma. Il ritiro? E' una scelta che mi ha comunicato mercoledì sera l'amministratore delegato, e l'ho condivisa. Poi, si tratta di non creare tensione, perchè questa squadra ha una specie di ansia di prestazione Ho pensato di togliere un giorno o due: ne ho parlato con Leonardi, ma i giocatori hanno preferito andare in ritiro, pur restando più vicini a Collecchio. I ragazzi non si tirano indietro: si assumono le loro responsabilità. Io sono l'unico che col calcio non ha guadagnato, non ha speculato e non ha costruito stadi o appartamenti. Ci guadagno solo emozioni. E se mi sento apprezzato i tifosi possono stare tranquilli. Se cambiassero le cose ci rifletterei. Ma è normale: se non posso avere nemmeno le emozioni...".