JURIC, Coi viola la nostra prova più seria
A margine della vittoria interna contro la Fiorentina, il tecnico dell'Hellas Verona Ivan Juric ha parlato così nella sala stampa del Bentegodi per la conferenza post-partita: "Abbiamo fatto bene, in tutti i sensi. Sono contento. L'unico neo è non averla chiusa, ma veramente tutti bene".
Gli attaccanti stanno segnando.
"Facevano bene anche prima. Di Carmine è stato freddo, lui ha questi colpi".
Una bella azione.
"Sì, in verticale da Gunter. Si è visto anche il talento".
Un giudizio su Bocchetti?
"Mi sembra bene. Nel finale era in difficoltà, ma ha fatto una partita seria".
Che voto si dà?
"Sono stato bravissimo (ride, ndr)".
Oggi la migliore prova della stagione?
"Forse non la migliore, ma la più seria rispetto alle altre. Globalmente più seria. Nel primo tempo abbiamo fatto tutto bene, potevamo esser epiù cattivi ma avevamo tutto sotto controllo".
Pensa di dosare Amrabat?
"Ha un problema all'adduttore, penso di poco conto. Lo gestiamo in allenamento, ma poi gioca".
Un voto alla squadra?
"Molto alto. Hanno fatto bene contro una squadra tecnicamente forte".
Come l'ha preparata su Ribery?
"Sugli inserimenti, fa inserire gli altri. L'importante era lavorare su quelli che volevano sfruttare i suoi assist".
Siete la sorpresa del campionato?
"Si parla il giusto di noi. Non dobbiamo mollare niente, sennò escono i nostri difetti".
Ha visto che questi giocatori hanno delle doti in estate.
"Gunter oggi è stato eccellente, a livello difensivo e tecnico. Lazovic tanta roba. Non so che dire, sono contento che altri non li hanno voluti".
Salcedo e Di Carmine come li ha visti?
"Di Carmine sente il gol, si muove bene. Ha fatto cose buone, non è facile giocare contro la Fiorentina. Eddie ha dato quello che poteva".
Pessina è un regista?
"Matteo ha un'intelligenza superiore ad altro, nel calcio e nella vita. Sa adattarsi, è un esempio di ragazzo come dovrebbe essere. Sono contento di lui".
Oggi c'è stata consapevolezza?
"È la parola giusta".
Scala dice che bisogna accettare i limiti dei compagni.
"È una bella frase, a livello filosofico".
Avete fatto un regalo alla famiglia di Puliero.
"Mi sento di dire che non mi è mai successo di essere ad un funerale di una persona che non conosco ed essere coinvolto emotivamente. È stato particolare per tutti noi, abbiamo vissuto Verona in un modo che ti apre gli occhi. C'era suo fratello che mi diceva che gli piace molto la squadra quest'anno. Sono contento che possiamo regalargli una vittoria, ho visto quanto significasse per Verona. Mi sono avvicinato allo spirito della città".
I complimenti di Montella le fanno piacere?
"Finora, giocando anche in maniera diversa, siamo stati sempre competitivi".
Si aspettava una Fiorentina più grintosa?
"Preferisco parlare della mia squadra".