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LEONARDO, Non possiamo sbagliare

di Redazione FV
Fonte: fcinter

Queste le aprole del tecnico dell'Inter Leonardo in conferenza stampa: "Noi siamo nelle condizioni di non poter sbagliare, ma non solo domani: non poter sbagliare in tutte le partite": parola di Leonardo, nella conferenza stampa della vigilia di Fiorentina-Inter, recupero della 17^ giornata di Serie A Tim 2010-2011, che si giocherà domani allo stadio 'Artemio Franchi' alle ore 18.30.

"Non credo che la squadra sia stanca e non credo che ci siano problemi: vedo solo una partita, quella di domenica, che abbiamo affrontato ed è stata persa. E basta. Non credo a un problema trasferta. Noi, comunque, dobbiamo cercare sempre di imporci, a prescindere da dove giochiamo: dobbiamo proporci di più e cercare di mantenere un tipo di gioco anche fuori, alzando il baricentro della squadra per utilizzare le qualità migliori della squadra", ha sottolineato l'allenatore nerazzurro.

"Pandev? Io lo vedo molto meglio. È anche vero - spiega il tecnico a chi gli chiede delle condizioni del macedone - che è sempre entrato in campo in momenti difficili. Lui ha fatto il titolare per tanto tempo, poi è stato fuori, poi il sistema è cambiato, non è facile. La continuità gli potrà essere utile e sono sicuro che lui risponderà bene al momento giusto".

A proposito delle scelte di formazione, l'allenatore spiega: "Oggi l'allenamento ha dato risposte positive rispetto a tutti, le scelte le farò domani".

"Vincere e giocare bene, questo è quello che credo debba fare una squadra; l'Inter deve fare male, e ha fisicità e caratteristiche per farlo. La squadra deve avere personalità e coraggio di giocare ovunque, e saper colpire. In casa e fuori casa", sottolinea Leonardo.

"Credo che i giocatori a centrocampo possano giocare in tutti i ruoli, e poi ci sono partite e partite. E tante sono le valutazioni", risponde l'allenatore a chi gli chiede della posizione di Cambiasso e Motta a centrocampo.

"Abbiamo giocato contro tutte le squadre nel momento migliore, forse questo è il destino dei grandi", sottolinea Leonardo quando gli viene fatto notare che l'Inter affronta la Fiorentina nel suo momento migliore.

"Un dovere cercare di vincere, come ha detto il presidente Moratti, è vero e giusto. Comunque, da quello che vedo, in questo campionato è ancora tutto aperto. Cosa stiamo qui a piangere a fare? Non capisco. Io penso a un calcio offensivo, cerco di fare un grande calcio: questo è l'obiettivo e credo che lo sia anche della società, di ogni grande società. L'amore per il calcio nasce dal gol. Io cerco un bel gioco e lo cercherò sempre. E poi, mi sembra che tutti aspettassero questo, per dire 'vedi, sono vecchi, sono morti'. Io in queste cose non ci entro. Questi drammi non mi interessano. Non ce la faccio. Dire che siamo stati inferiori, morti, che la squadra non ce la fa: non ce la faccio, dai...", taglia corto il tecnico.

"Le critiche ad Eto'o? Ci vuole davvero coraggio a criticare uno come Eto'o, davvero coraggio. Dire che c'è un problema Eto'o non esiste", spiega l'allenatore.

"La rabbia è il pane di questa squadra. Lo è sempre stato. Non è che io mi devo arrabbiare per far arrabbiare loro", risponde così il tecnico quando gli viene chiesto se domani, in campo, si vedrà una squadra arrabbiata come il suo mister oggi.

Leonardo parla anche di Ronaldo: "Dopo Maradona e Pelé, miti intoccabili, viene Ronaldo: è come perdere un patrimonio. Ieri piangeva, ma credo che possa andare avanti in modo positivo".