MARAN, Peccato non ci sia Ribery. Simeone può...
Fonte: TMW
Alla vigilia dell'incontro con la Fiorentina, il tecnico rossoblù Rolando Maran è intervenuto in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti presenti: "Prima di iniziare voglio unirmi agli auguri fatti a Gigi Riva, che ha avuto parole bellissime per noi: lo ringrazio e penso che quel che ha detto deve essere per noi uno sprone. Sono aspetti che fanno aumentare in noi l'orgoglio e il senso di responsabilità per quello che rappresentiamo".
Come vivete il momento di grande euforia?
"La cosa più importante è che l'euforia non porti a rallentare, anzi. Non si è indietreggiato di un centimetro, perché mantenere un rendimento alto ci spinge a migliorarci sempre: è l'aspetto che mi dà più coraggio e sicurezza nell'affrontare le partite".
Al gol di Oliva si è visto un Maran molto compiaciuto.
"Diverse cose mi hanno reso felice, compreso il premio alla crescita di Totò Oliva dopo tutto quello che ha fatto in questi mesi. Poi ho visto un Simeone che fa quello che avevo chiesto e che ha portato al gol, è stata una bella soddisfazione proprio per il gioco di squadra".
Che squadra è la Fiorentina?
"Viene da quattro risultati utili consecutivi, ha chiuso più partite senza subire e tira tanto in porta. Ha trovato un'identità che sta dando risultati tangibili".
Cosa si aspetta dalle avversarie?
"Sicuramente ci siamo guadagnati il rispetto sul campo, senza però pensare che le cose arrivino in modo automatico perché ci sono i risultati: serve una fame indescrivibile, perché più si va avanti più gli ostacoli diventano più difficili".
Un Cagliari diverso rispetto allo scorso anno, anche dal punto di vista del gioco.
Il lavoro di quest'anno è il consolidamento di quello che è stato lo scorso, grazie anche ai nuovi arrivi: questo ha fatto crescere il lavoro e ha facilitato l'inserimento dei nuovi e, alzando il livello, riesci a fare prestazioni di un certo tipo. Credo che quando una società sceglie un allenatore voglia anche dei risultati, penso che siamo riusciti a dimostrarlo sul campo".
Ballottaggi: Oliva e Faragò sono pronti per giocare?
"Il gruppo è cresciuto di livello, soprattutto nei singoli. Sono contento di quello che fanno e di come mi mettono in difficoltà".
Sarà una Fiorentina diversa rispetto all'anno scorso.
"Sono senza Ribery, è vero, ma sono una squadra con grandi potenzialità: sono capaci di cambiare più volte in corsa, hanno grande velocità specie nell'uno contro uno. Anche per questo è una gara stimolante e affascinante, per noi. Peccato non ci sia Ribery, perché è sempre bello vedere i campioni in campo, ma penso ai miei".
Dopo aver offerto da bere ai tifosi e promesso un tatuaggio, qual è il prossimo fioretto di Maran?
"Chiariamo un po' di cose (ride, ndr). Sono stati episodi simpatici, ma è giusto restare sul momento presente: bisogna vivere alla giornata, senza guardare troppo il lungo periodo".
Un giudizio su Simeone?
"Giovanni ha tanti margini di miglioramento, la scelta giusta sul gol di Oliva è la dimostrazione di questo. È un ragazzo che vive di calcio 24 ore al giorno, perché quando trovi un ragazzo con queste caratteristiche è un piacere allenarlo".
Il mal di pancia di Nandez?
"Nahitan è tranquillo, si sta allenando bene e abbiamo parlato spesso di questioni di campo. Con Simeone sono i promotori dell'asado dell'altro giorno, dove eravamo tutti presenti. Credo che questo sia eloquente, io in campo non vedo nessun mal di pancia e grande partecipazione".
La presenza degli ultrà all'allenamento?
"Questo affetto ci deve dare ancora più forza, li ringraziamo per la spinta che ci hanno dato".
Si può dire che la fantasia variabile, ossia senza un vero 10 ma con tanti elementi tecnici, sia una vostra forza?
"L'avere questo tipo di giocatori, duttili e tecnici per me è un vantaggio, perché vuol dire che abbiamo un grande potenziale".