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PIOLI, Firenze vissuta al massimo. Ibra? Titolare

di Redazione FV
Fonte: TMW

Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, in programma domani allo stadio Artemio Franchi. Di seguito le sue dichiarazioni.

Il Milan ha esibito un gioco sano ed evoluto in Europa? 
"Sono due termini che mi piacciono molto. E' stato un dispiacere forte ma siamo usciti dall'eliminazioni ancora più consapevoli delle nostre qualità. Ma anche che in certi livelli i particolari fanno la differenza, e nelle due aree di rigori siamo stato meno qualitativi".

Quella di Firenze è una gara speciale per lei? 
"Firenze è stata per me la situazione che ho vissuto maggiormente nella mia carriera, sia da giocatore che allenatore, poi per quello che tutto il gruppo Fiorentina ha vissuto nella tragedia di Davide, sono cose che ti restano dentro. Non sarà mai una partita normale".

Ibrahimovic gioca titolare domani? 
"Zlatan ha sfruttato il minutaggio di giovedì, domani partirà dal primo minuto. Non sappiamo quanto potrà reggere ma la sua presenza è importante".

Come valuta le parole dello svedese nel post partita di giovedì? 
"Le parole di Zlatan mi sono piaciute tantissimo. Non poteva dire altro. Noi dobbiamo puntare il massimo, mancano 11 giornate, siamo lì in piena lotta e dobbiamo provare a vincerle tutte, giocando al massimo ogni gara. Probabilmente domani sarà la gara più complicata, sia per la bravura degli avversari sia perché veniamo da un periodo dispendioso ma non ci interessa. Dopo la sosta sono sicuro che andremo forte".

Cos'è successo a Calhanoglu? 
"Il covid e gli infortuni ti impediscono di essere brillante, Calha è un giocatore importante, sta cercando di ritrovare la miglior situazione psicofisica, lo farà presto e tornerà ad essere determinante".

Si è dato una spiegazione sugli infortuni?
"Sono stati troppi, ci sono delle giustificazioni, in altri casi qualcosina ci è sfuggito. In altri casi parliamo di giocatori che hanno comunque avuto infortuni muscolari, non siamo soddisfatti di questi numeri e ci stiamo lavorando. Mettiamo in conto anche il Covid e tante partite. Abbiamo recuperato Ibra e Bennacer, che ho visto bene".

Dove sarebbe il Milan senza infortuni? 
"Le stagioni sono queste, sapevamo che avrebbe potuto essere una stagione impegnativa. Sino ad oggi eravamo la squadra che aveva giocato di più. Sento che la squadra ha superato il momento delicato, le ultime prestazioni sono state da squadra forte, ha perso per episodi ma non ha fatto mancare convinzione e qualità. Io mi aspetto un ottimo finale di campionato dalla mia squadra".

Come sta Bennacer? 
"Ha lavorato bene questa settimana, può giocare uno spezzone di partita. Può giocare anche più alto, ma l'importante è che stia bene, ha determinate caratteristiche che si sposano bene con il nostro modo di stare in campo".

Vlahovic è cresciuto molto. Un paragone con Ibra? 
"Ho sempre apprezzato la sua volontà, era difficile tirarlo fuori dal campo, ha un potenziale importante e rimane un ottimo centravanti. E' giovane e alcuni paragoni non gli fanno bene".

Come valuta la stagione di Dalot? 
"Ha caratteristiche simili a Theo, è cresciuto anche in fase difensiva, diventerà un giocatore completo. A noi allenatori piace tanto avere giocatori duttili, poi ad un certo momento sarebbe utile dargli una posizione definitiva per renderlo più consapevole delle situazioni in campo".

Si aspetta una reazione dopo l'eliminazione? 
"Dispiace uscire ma ho visto attenti i giocatori e domani dovremo reagire da grande squadra".

Non le dà fastidio sentir parlare di lotta scudetto tra Inter e Juventus: ha appeso le classifiche negli spogliatoi? 
"Chi l'ha detto che forse non l'ho fatto".

Eliminazione non meritata con il Manchester... 
"Abbiamo reagito male dopo la gara, ma con grande determinazione ieri e oggi negli allenamenti".

Quanto manca per vedere il Calhanoglu di prima? 
"Manca poco, ha avuto problemi ma già da domani mi auguro che possa fare bene".