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QUI MONZA, Contestazione e poco pubblico: la situazione

di Alessandro Di Nardo

Siamo a metà stagione ma Monza-Fiorentina sa tanto di ultima spiaggia per i brianzoli: lo sa bene il tecnico, Salvatore Bocchetti, subentrato a Nesta da due settimane e finora incapace di sovvertire un destino che sembra scritto. Dieci punti nel girone d'andata, dato che parla da solo: per salvarsi il Monza dovrebbe farne quantomeno il doppio. Per questo in Brianza si respira rassegnazione; le speranze non sono molte, anche per le voci di mercato che - da Pablo Mari ad altre colonne del gruppo - preconizzano un fuggi-fuggi generale. Il clima - sia meteorologico, con temperatura prossima allo zero, sia a livello di entusiasmo, con soli 10mila spettatori previsti all'U-Power Stadium, sarà piuttosto freddo. Gli ultras di casa preparano anche una contestazione nei confronti di una proprietà che da un anno e mezzo, dalla scomparsa di Silvio Berlusconi, cerca una guida. E neanche la figura di Adriano Galliani, vicepresidente vicario e amministratore delegato del club, che in settimana ha provato a spronare i suoi con un'accorata lettera volta a stimolare orgoglio e rabbia da trasferire in campo (qui le parole), pare una garanzia per quello che verrà. 

In un contesto sportivamente depresso, arriva la Fiorentina, reduce da un punto in quattro partite. Nonostante i viola stiano vivendo il peggior momento dall'arrivo del grande ex biancorosso Palladino. Neanche questo sembra risollevare il morale dei tifosi che, sotto l'ultimo post instagram della società, danno già per persa la sfida di stasera. Tutto l'ambiente, il pubblico, il gruppo e la società, vive con incertezza questo periodo a dir poco crepuscolare. Alla ricerca di una scintilla che accenda qualcosa.