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BORUC...SANTO SUBITO!

di Redazione FV

Quando le ingiustizie arrivano a favore delle “solite note”, ormai ci abbiamo fatto l’abitudine ma contro il Cagliari, scusate, mi arrabbio molto. Non che c’entri la squadra isolana, ma quella classe sconclusionata degli arbitri e dei loro assistenti.
Ma come fa ad essere determinante un fuorigioco (che nella fattispecie era di quella entità astratta di Zanetti, che si è resa consistente quando non doveva!) quando tiri una “bomba” come ha fatto il nostro capitano Donadel?
Ma come fa un direttore di gara ad essere così solerte a far ripartire il gioco, quando alcuni calciatori viola erano ancora fuori del campo a festeggiare il raddoppio gigliato? Ha detto bene Mencucci che Boruc ha salvato la partita e l’arbitro, perché non oso pensare cosa sarebbe successo (polemiche e rabbia, visto che siamo bravi ragazzi!) se in quella velocissima rimessa il Cagliari avesse pareggiato. Continuiamo a constatare irregolarità di giudizi dalla squalifica di Kroldrup, alla multa alla Juventus, ai cartellini troppo spesso sollevati con giudizi impari, a decisioni fantasiose come il gol annullato ieri. Le rimostranze della nostra società sembrano un sussurro durante un rave…nessuno le sente, la musica è troppo alta ovvero, la considerazione che il calcio ha di noi, è pari a zero. Mi sono chiesta se le stesse cose delle ultime partite, fossero successe (ma a loro non succedono) alle “solite note” che caos sarebbe accaduto.
Comunque la Viola ha vinto e lo ha fatto col cuore. Il primo tempo è sembrato quello delle prime gare di campionato, scialbo e privo d’idee, ma l’intervallo è servito. Sarà stato un thè caldo o una strigliata di Sinisa, non è dato saperlo, fatto sta che la squadra che è tornata in campo era molto più convinta e convincente.
E poi finalmente è tornato lui, il Fenomeno. Era quasi un anno che attendevamo quell’inchino, che la sorte ha voluto potesse essere fatto proprio sotto la Fiesole, davanti al tifo in persona. La dedica di Adrian, sarà stata scontata, ma quando si ricompongono i grandi rapporti, dirsi che ci si ama fa sempre un grande effetto. Come d’effetto è stato l’abbraccio fra il rumeno e il mister: dalla loro intesa passa tanta della nostra storia futura. Come senz’altro è incoraggiante vedere sfornare giovani promesse (ultimo della serie Piccini, un nome che dice tutto) che danno grande soddisfazione, soprattutto con Camporese.
L’ultima immagine del 2010 della Fiorentina al Franchi, l’ultimo calciatore, è De Silvestri che esce in mutande salutando i tifosi. E’ un simpatico siparietto che riassume però tutta la partita: siamo stanchi, ma abbiamo dato tutti per voi…compreso calzoncini e maglietta!


La Signora in viola