.

CARO ANDREA, PARLIAMONE!

di Redazione FV

Io sono una tifosa vera e come tale mi sono sentita chiamata in causa da ADV. E’ quasi scontato che non mi trovo d’accordo con alcune delle sue affermazioni. Intanto continuo a credere che certe cose andrebbero dette “in faccia” e non scritte ma poi, leggendo la lettera, vedo che è più o meno quello che ha già detto nella sua ultima conferenza stampa, tranne la rabbia per le recenti contestazioni.
Sorvolando sul “copia e incolla” delle solite priorità viola (fair play, etica sportiva, solidi bilanci, settore giovanile), bisognerebbe che finalmente la società ci dicesse cosa realmente le fu promesso quando acquisirono la nostra fallita Fiorentina. Con tutta la riconoscenza verso la famiglia Della Valle, pare strano pensare che all’epoca la famiglia marchigiana sia stata presa dal sacro fuoco del mecenatismo o della simpatia verso il popolo fiorentino. La famigerata Cittadella Viola, non è stata forse un pretesto per mettere alla berlina l’amministrazione comunale, rea forse di ben altre mancanze? Ogni abitante di Firenze, visto il progetto, ha pensato che difficilmente sarebbe stato realizzato. Cos’altro c’è? Non sarebbe il caso di “vuotare il sacco”? Se le istituzioni non hanno mantenuto le promesse, noi tifosi veri cosa possiamo farci?
Nessuno disconosce il grandissimo percorso effettuato, insieme alle persone che oggi guidano la Fiorentina, ma anche grazie a chi non c’è più e soprattutto Cesare Prandelli.
Il clima di enorme amarezza siamo i primi a sentirlo ed a subirlo. Le promesse di grandi progetti sono partite dalla società, il proclama dello scudetto nel 2011 lo hanno, a suo tempo, lanciato i Della Valle.
Il nostro malessere è andato di pari passo con l’allontanamento di Diego dalla nostra squadra. I suoi impegni sappiamo benissimo che sono innumerevoli, ma la sua presenza e il suo carisma non hanno uguali nella dirigenza attuale. Ci siamo sentiti abbandonati, anche se ancora i risultati ci facevano trascurare il problema.
Lui ha mollato prima di noi ma, per quanto mi riguarda, io voglio anzi rivoglio lui o un ADV più coraggioso e meno permaloso. Si continua a fare discorsi a fare scaricabarile, a rigirare la frittata, senza uscire dalla rabbia o peggio dall’apatia verso la Fiorentina.
Le contestazioni rischiano spesso di travalicare nell’inciviltà, ma forse il patron potrebbe chiedere anche al nostro allenatore di usare toni più “carini” quando si rivolge ai tifosi. Se i nervi sono scoperti, non sono solo quelli della piazza.
Noi abbiamo mandato dei segnali, alcune opinioni le avevamo esternate: la notizia che Mihajlovic avrebbe lasciato Firenze, aveva risvegliato l’entusiasmo dei viola; l’Antognoni day si sperava riportasse il “Capitano” in società, ma niente di tutto ciò si è avverato.
E’ chiaro che la gestione aziendale è loro, ma nella gestione delle emozioni e dei sentimenti, siamo molto lontani.
Cosa faremo noi per sostenere la squadra, come la sosterremo? Io personalmente sono fra i pochi che ha rinnovato l’abbonamento e ci sarò, sempre e comunque, per la mia Fiorentina. Loro? ADV minaccia di non cominciare il prossimo campionato.
Incontriamoci, presidente, e capirà che il nostro malumore è dettato solo dal troppo amore.

La Signora in viola