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CARO CERCI, PORTA RISPETTO ALLA CURVA!

di Redazione FV

“Non mi considero uno scemo” è una delle frasi intelligenti che ha enunciato ieri il nostro Alessio Cerci. E anche qui sbaglia, come tante partite mal giocate con la Fiorentina che hanno portato la tifoseria viola a beccarlo; come aveva sbagliato con gli atteggiamenti da sbruffone o con l’indolenza con la quale si trascinava per il campo.
“Non mi considero uno scemo”, visto che ho raddrizzato il mio campionato, che finalmente ho dato un senso al mio acquisto, che ho fatto 6 gol nelle ultime 5 gare, mi sento autorizzato ad uscirmene con perle di saggezza della serie “non mi vedranno mai correre sotto la curva”! Come dovremmo considerarti Alessio Cerci?
Mentre scrivo ha segnato, nella finale di Champions League, Lionel Messi il vero unico stratosferico Lionel Messi. Spero vivamente che neanche più per scherzo venga abbinato il nome di questo patrimonio dell’umanità calcistica ad un qualsiasi Alessio Cerci! Scusaci tanto Lionel se, nel nostro delirio di questo anno viola imbarazzante, ci siamo permessi di usarti in un coro goliardico per questo soggetto. Non ti nascondere, caro Alessio, dietro lo stereotipo che noi non amiamo i romani: la nostra storia è stata fatta da grandi personaggi nati nella capitale da De Sisti a Merlo a Superchi, passando da Di Livio per arrivare al tuo compagno De Silvestri, che non mi risulta abbia questo problema. A noi non interessa la carta d’identità, il luogo di nascita, ma l’impegno e il rispetto per la nostra maglia. Le tue dichiarazioni non sono romane, sono sbruffone.
Le offese chiaramente sono riprovevoli, ma tu chi credi di essere? Mica ti sarai illuso di essere diventato veramente un campione di calcio e di vita? Probabilmente senti la necessità di essere al centro delle nostre attenzioni ed ora che il campo ha chiuso, pensavi forse che nelle vacanze estive ci scordassimo di te?
Oppure è la tua strategia, visto il grande sprint finale, per lasciare Firenze per lidi più prestigiosi? Potremmo mai sopportare, dopo Montolivo, anche la tua partenza?
Se dovessi però restare qui, fatti prima un bel bagno di umiltà e porta rispetto alla nostra curva, ai nostri tifosi tutti, alla nostra città.
Spesso abbiamo il sospetto che i calciatori parlino con “file” memorizzati, con frasi fatte, inserendo poco volte il cervello: se ci fosse bisogno di prove tangibili, vi preghiamo di portare ad esempio la storia di Cerci, dal suo arrivo a Firenze, all’ultima esternazione. Qualcuno in società si sarà, per caso, accorto che continuiamo a sbandare?
Che tutti si rendano conto, da Cerci ai DV, passando per Corvino e Sinisa che NOI non ci consideriamo scemi e non lo pensino loro."


La Signora in viola