CHAMPIONS...IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI
"Ma come sarebbe a dire che dobbiamo scordarci la Champions (per un po’)? Noi non ci scordiamo nulla, tanto che abbiamo confezionato una bella vittoria come regalo di compleanno, caro Andrea Della Valle, perché toglierci i sogni e soprattutto le certezze al nostro allenatore? Uno lancia proclami, l’altro li gela! Trovatevi a metà strada e rimanete sul vago: faremo quello che possiamo, senza prefissarci obiettivi, ci sono tante contendenti e siamo ancora all’inizio del campionato.
Giusto perché in una giornata dove finalmente la Fiorentina sembra in via di guarigione, vorremmo passare qualche momento di tranquillità e concentrarci sulla possibilità di ritrovare la nostra squadra.
In settimana avevamo apprezzato la “rinascita” di Frey e Gilardino, mentre ieri sono sembrate in rialzo le quotazioni di Vargas, Gamberini, Montolivo e De Silvestri. L’avversario non ha fatto una prestazione importante, ma è anche vero che la Viola era decisamente più convinta ed ha giocato meglio. Se d’ora in avanti, dopo ogni gara, aggiungiamo un tassello, ritroviamo gli uomini determinanti, impariamo ad assimilare le esigenze del nuovo Mister, possiamo stare più tranquilli ed evitare di doverci vergognare come nelle prime partite. Mi sento di fare i complimenti a Donadel, meno campione di tanti altri, ma decisamente utile in questo momento per la stabilità del nostro centrocampo. Uno della “vecchia guardia”, un po’ scarpone, poco elegante ma se supportato dalla fiducia potrà giocarsi le sue carte per un posto da titolare.
Cosa che momentaneamente deve avere in assoluto il “piccolo” Ljajic. Piccolo si, ma scaltro perché per avere il ruolo di rigorista e metterne dentro due su due, non è cosa da poco. Ha la sfacciataggine giusta, gli occhi furbi che ricordano il nostro grande assente Mutu. Anche il tifo sugli spalti, sempre semideserti, è stato molto più caloroso delle precedenti gare. Certo lo spettacolo ieri era accettabile, ma si avvertiva la necessità di una tregua, la voglia di dare fiducia ai nostri uomini per vedere di svoltare davvero.
La vittoria è stato il giusto coronamento di una giornata vissuta all’insegna del nostro colore preferito perché “Corri la vita”, con le sue magliette, ha trasformato Firenze in un fiume viola. Ho pensato che la nostra società avrebbe potuto “sfruttare” questa manifestazione per riportare un po’ di gente allo stadio: si potevano offrire biglietti scontati ai partecipanti all’evento e far sfociare questo popolo viola al Franchi.
Sarebbe stato un bel segnale di vicinanza alla città."
La Signora in viola