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DELIO ROSSI, Viola viaggiano su un altro pianeta...

di Redazione FV
Fonte: lalaziosiamonoi.it
Ecco la lunghissima conferenza stampa di Delio Rossi alla vigilia della partita con la Fiorentina. Il tecnico biancoceleste è stato "bombardato" di domande, segno ulteriore di una situazione molto tesa
 
Mister può chiarire una volta per tutte la questione Firmani?
"Ci sono delle inesattezze che voglio chiarire, allora la storia questa: il primo anno Firmani è arrivato a parametro zero dal Catania, inizialmente noi avevamo preso Mudingayi che però era infortunato, e la coppia centrale titolare era Firmani-Liverani. Poi si è fermato Liverani a causa di un menisco e la coppia è diventata Firmani-Dabo; il secondo anno si è rotto il ginocchio contro l'Inter ed è stato fermo un anno; il terzo anno quando è stato disponibile ha sempre giocato, poi ha avuto problemi al polpaccio contro il Palermo; quest'anno si è presentato in ritiro con una frattura da stress al dito, ha recuperato a gennaio, ma si è subito rinfortunato in una amichevole di beneficenza a Milano. Quando è tornato a disposizione è andato in panchina, poi succede che sfortunatamente vede con il Cagliari un compagno insultato da un altro e predne due giornate di squalifica. Il mercato finisce, dopo che ha rifiutato di andare a giocare in B, fino a quando non arriva la richiesta del Dubai che lo vuole. Il ragazzo accetta di andare. Questa è la storia, quindi non vedo tutte queste considerazioni che sono state fatte. E nel frattempo c'è stato un prolungamento di contratto che è stato fatto perchè sono andato dalla società a dire che il ragazzo lo meritava".
Perchè in coppa ha schierato Dabo nell'ultimo quarto d'ora e non lui? 
"Io non do contentini ai giocatori, Dabo era più idoneo, perchè lui veniva da un infortunio.Non ho solo Firmani, ho anche altri 30 giocatori, ma da lì a dire che non giocava mai è sbagliato, perchè non era disponibile. Appena lo è stato è venuto in panchina, anche perchè uno deve anche rifare ricondizionamento fisico dopo un lunfo infotunio, fermo restando che con tutto il rispetto stiamo parlando della Lazio. Lui non ha accettato altre situazioni che gli avrebbero permesso di andare a giocare finchè non è venuto fuori Dubai". 
Ma non è un sintomo di uno spogliatoio in difficoltà?
"Che io devo fare la parte del cattivo è un fatto istituzionale. Nessuno gli ha detto 'Fabio te ne devi andare', ma è lui che ha scelto. Questo vale anche per altri giocatori che giocano meno, sono tutti sul mercato se hanno possibilità di andare a giocare da altre parti e vogliono farlo".
Ma lei è deluso dal giocatore che ha scelto i soldi?
"Ma io lo capisco. Tra l'altro chi viene da un infortunio vuole giocare, in più in questo modo è riuscito ad unire entrambe le cose. La cosa importante è dire le cose come stanno, fermo restando che gli voglio bene e gli continuerò a volere bene". 
Mister parliamo di Firenze. E' una partita molto difficile? 
"La Fiorentina è una squadra di livello, ha fatto investimenti importanti, ma anche lei, giocando su tre fronti, ha accusato qualche problemino. Ha passato dei momenti brutti, poi con i risultati passano".
Per la Lazio è un momento brutto.
"I momenti brutti capitano, è successo ad altre squadre forti. La cosa importante è rimanere sereni e lavorare tanto. Già contro il Milan ci sono stati dei miglioramenti, ce la siamo giacata alla pari".
Ma la realtà dice che questa squadra alla prima difficoltà crolla? 
"Su questo dobbiamo lavorarci. Secondo me una squadra che gioca alla pari, deve riuscirci. Lo spirito di reazione l'abbiamo sempre avuto, abbiamo recuperato anche tre gol". 
Si dice che sia un problema mentale.
"E' importante lasciarli sereni e tranquilli, uno lo sa che i risultati non vengono e che non stanno facendo bene, ma bisogna lasciarli lavorare sereni. Ma non siamo al punto che c'è bisogno della psicoanalisi".
Ma hanno perso l'autostima rispetto alla prestazione dell'andata?
"L'autostima ti deriva dalle grandi prestazioni e dai risultati. Può aiutare anche fare risultato avendo giocato così così, anche questo può aiutare a riacquisire autostima. Sicuramente all'andata è stata una delle più belle partite".
E' daccordo con Rocchi. E' importante anche giocare male ma fare risultato? 
"Secondo me questo no, non siamo una squadra che può vincere giovando male, per caratteristiche per come siamo strutturat"i.
Ma quale è la vera differenza rispetto al girone d'andata?
"La Lazio secondo me è la stessa, ha perso un pò di brillantezza, sicuramente all'inzio del campionato sei più vivo. Secondo me abbiamo ancora troppi alti e bassi, per attenzione e qualità di gioco, per arrivare alla Lazio che ho in testa. Secondo me si può fare meglio anche dell'andata".
Perchè la difesa sta facendo così male? 
"Non è discorso di difesa, magari è di attenzione. Prima riuscivamo a fare gol e veniva meno il discorso della difesa, è un discorso collettivo. Parliamo di attenzione, non è capitata solo una volta, ma se rimarchi troppo la cosa peggiori la situazione. Sicuramente bisogna lavorarci sopra".
Ma non sono troppi i gol subiti dalla Lazio nel primo quarto d'ora?
"Si, ma devo dire che c'è anche una statistica che dice che siamo tra le migliori nell'ultimo quarto d'ora. Non vedo perchè se una squadra sta in partita nell'ultimo, non possa starci anche nel primo".
Giocherà Lichsteiner?
"Ci sto pensando. Purtroppo anche lui viene da un infortunio brutto e ha recuperato in tempi relativamente brevi, ma quelli alla caviglia e al ginocchio sono infortuni che necessitano di tempo per ritrovare certe sensazioni".
Ma quali sono le differenze sostanziali con la Lazio che ha raggiunto la Champions? 
"Diciamo che quella squadra partì in sordina, con qualche problema e perse anche Oddo. Poi con i risultati ed il lavoro ad un certo punto diventò squadra. Quelli forse erano giocatori più muscolari, per questo non arriveremo mai ad essere una difesa invulnerabile, ma non dobbiamo neanche essere la peggiore. Ma questo dipende da un attegiamento di squadra collettivo. Comunque anche quell'anno giocavamo con i Mauri, i Rocchi e i Pandev, non è che giocavamo senza attaccanti".
Ma questa squadra è stata sopravvalutata nel girone d'andata? 
"Secondo me in prospettiva ha grandi valori, ma dipende da alcuni fattori, come l'età. Non è stata sopravvalutata, ma quei 31 punti erano il resoconto del campo e questi lo stesso. Dobbiamo trovare la mediazione giusta. Siamo partiti bene, vuol dire che c'erano le potenzialità e bisogna continuare a lavorare. Capita con un gruppo nuovo e giovane".
Secondo lei questa squadra è da decimo posto?
"Secondo me no, ha valori più importanti, a patto che giochi da squadra".
Ma perchè ha cambiato così tante volte la squadra?
"Molte volte dipende dagli infortuni, dallo scadimento di forma di qualche giocatore e soprattutto, giocando ogni tre giorni, voglio dare spazio a tutti. Io ce l'ho l'idea di base in testa, ma non ho mai potuto applicarla con continuità".
Manca un leader a questa squadra? 
"Dove sono stato io leader non li ho mai avuti. Leader non è qualcosa che si compra, ma che hai.e soprattutto che ti è riconosciuto dagli altri, ma nel quotidiano e all'intetno dello spogliaaotio. Ci sono leader tecnici e morali, che hanno un certo peso con i comportamenti che assumono. L'allenatore deve dire dentro o fuori, non è deputato a mediare, invece certe situazioni stupide bisogna chiarirle all'interno del gruppo. Non ho mai avuto un leader, certamente ci sono giocatori con più personalità".
Che pensa di Gilardino e Mutu?
"Sono due giocatori importanti, ma la differenza tra le grandi squadre e le altre è che nelle prime ci sono 7-8 giocatori forti. La Fiorentina non è solo Mutu e Gilardino, ma ha anche un telaio importante intorno. Se una squadra investe 12 milioni di euro per un terzino vuol dire che viaggia su un altro piano".