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GENOA, Pronto l'inno in caso di Champions

di Redazione FV
Fonte: Pianetagenoa1893.net

La colonna sonora per un’eventuale qualificazione Champions è già pronta: Francesco Baccini aveva inciso la famosa “Genoa” per celebrare l’approdo in Europa nel 1991 ma quest’anno, forse, la ricorrenza da festeggiare potrebbe essere ancora più prestigiosa. Nel frattempo il cantautore genovese si limita a fare il tifo, e visto l’andamento, si tratta già di un ottimo punto di partenza per i ragazzi di Gasperini.

Signor Baccini, da tempo viene considerato un talismano del Grifone: quest’anno com’è il suo bilancio?
«Beh, ancora una volta estremamente positivo! Ho assistito dallo stadio a sei gare, con un riscontro di cinque vittorie ed un pareggio! Visto che porto bene e, compatibilmente con i miei impegni lavorativi, cercherò di garantire il mio apporto anche nelle prossime occasioni. Nella peggiore delle ipotesi, comunque, mi incollerò davanti alla tv».

La partita con la Juventus è stata di rara intensità: si è emozionato?
«Devo ammettere che è stata una delle gare più spettacolari di questa stagione. Mi ha fatto venire in mente il calcio d’altri tempi, quello degli anni ’20, per intenderci, con un ardore ed un temperamento straordinario. Ancora una volta abbiamo dimostrato sul campo di meritare il quarto posto».

Quali sono, secondo lei, i giocatori che, dalla partita con la Juventus in poi, potranno garantire un maggior apporto alla squadra?
«E’ davvero difficile fare dei nomi quando una formazione gira a meraviglia. Contro i bianconeri, ad esempio, avrei dato un otto in pagella a tutti quanti, senza alcuna distinzione. Certo, Thiago Motta e Palladino hanno impressionato ancora di più, ma il vero stratega di questo Genoa, a mio avviso, non è un singolo giocatore ma Gian Piero Gasperini».

Tre anni fa la serie C, quest’anno ad un passo dalla qualificazione Champions: se lo aspettava?
«Sembrerà strano, ma dal giorno in cui è arrivato il presidente Preziosi ho capito che nessun traguardo sarebbe stato impossibile. E i fatti, al momento, mi stanno dando ragione. Anche l’anno della presunta valigetta non mi sono perso d’animo ed ho continuato a credere ciecamente nel progetto del presidente, sull’onda emotiva del lungimirante acquisto di Diego Milito. E poi sono i risultati a parlare: in tre anni il presidente ha dovuto allestire tre squadre quasi da zero per tre categorie diverse e, cosa più unica che rara, è riuscito a vincere tutte e tre le scommesse. E se c’era ancora qualche scettico, eccolo accontentato, con lo straordinario campionato che il Grifone sta disputando. Ora non resta che incrociare le dita e sperare che tutta vada per il meglio»