GILA, TRISTE COME UN GATTO NERO...
Ma come siamo stati bravi sotto porta, peccato in quella sbagliata! I nostri difensori si sono trasformati in attaccanti per l’Inter ed è stato un patatrac. Avremmo perso probabilmente lo stesso ma davanti a Boruc gli interisti hanno sbagliato molto, Natali Pasqual e Behrami invece no.
Ci stava di lasciarci la pelle, ma non abbiamo neanche provato ad accennare la partita.
Abbiamo di nuovo fatto un passo indietro, ma anche due se è possibile. Certo che il destino si accanisce contro la Fiorentina, perché perdere Montolivo e Jovetic alla vigilia di questo incontro non ci voleva. E mi sorge spontanea una domanda da rivolgere ai detrattori del nostro ex capitano: vi è parso che in campo a S. Siro ci fosse un calciatore degno di essere definito un centrocampista? (malignamente mi verrebbe da chiedere se ci fosse anche solo UNO degno di essere definito calciatore!). Munari, Lazzari, Behrami, Kharja messi insieme non valgono Montolivo che, sarà pure un traditore della maglia, ma fra lui e tutta il resto della combriccola, c’è differenza quanto mangiare e stare a guardare.
Niente gioco, niente corsa, niente carattere e in più errori madornali e determinanti.
I big, o forse gli ex big, Vargas e Gilardino non riescono più ad incidere e fanno ancora più rabbia degli altri perché loro si, che farebbero la differenza nel nulla cosmico di questa squadra. Vargas, che contro la Roma aveva dato qualche segnale di ripresa, si è fatto sempre superare da un pischello di nome Faraoni anche se sono suoi due dei pochissimi tiri nelle vicinanze della porta che, purtroppo, non inquadra più Alberto Gilardino.
Secondo me si porta sfiga da solo: è così triste ed ombroso che rasenta un gatto nero, un gufo. Non è certo facile sorridere con questi chiar di luna, ma un approccio più motivato e convincente, più risoluto, forse porterebbe “buono”. Qualcosa tipo, aiutati che Dio ti aiuta (anche perché ormai ci vogliono solo i miracoli!).
Se invece vogliamo essere più concreti, mettiamo le luci al centro sportivo perché c’è tanto ma tanto da lavorare e le ore solari sono poche. Anche questa mi pare l’ennesima “bischerata” della società che lascia un’opera incompiuta: strombazza ai quattro venti il tanto agognato centro, ma non ci si può allenare al buio.
Se bastasse qualche lampada a ridare luce e vigore alla Fiorentina, sarebbe molto semplice, ma mi pare che il compito di Rossi sia invece molto complicato.
Mi sono chiesta chi avrei salvato della gara di ieri e mi è venuto in mente solo il nome di Salifu. Se dei giovani dobbiamo provare, preferisco la sua grinta alla inconsistenza del “principino” Ljajic che sembra tanto bellino quanto inutile.
La Signora in viola