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IO VOGLIO QUESTO DIEGO DELLA VALLE!

di Redazione FV

Devo dire che mi ha travolto, ha fatto arrabbiare molti e sorridere altri, ha ricevuto applausi e male parole, ma che verve trascinante che tira fuori quando serve il nostro Don Diego Della Valle. Senza giacca, ciuffo perfetto e tutti i suoi bracciali al polso per fare il mattatore a Ballarò. Io voglio QUESTO Della Valle!
Lo voglio come portavoce non del popolo viola politico, che ha preso in prestito il nostro colore, ma di quello che ce l’ha nelle vene, sulla pelle, nel cuore. Quello che credo abbia assimilato anche lui, quello dal quale ha comunque ricevuto molta notorietà presso i comuni mortali. Vederlo mettere alla berlina il mondo ridicolo dei politicanti, non i singoli partiti, farsi forza con le sue convinzioni e la sua esperienza, vederlo accalorarsi per i suoi ideali, mi ha fatto sentire orgogliosa di lui. Io voglio QUESTO Della Valle!
A me piacciono le persone con carattere, quelle che fanno le cose con passione, che sposano le cause con entusiasmo, i leader. I “ragazzi di bottega” (con tutto rispetto di quelli che lo sono veramente), quelli che parlano sotto dettatura, i portaborsoni (visto che siamo nel campo calcistico!), gli inconcludenti, gli lascio volentieri agli altri/e.
Non posso permettermi di comprare pagine di giornali, ma approfitto del mio piccolo spazio sul nostro amato sito, per esternargli il mio pensiero: Basta nascondersi dietro altri personaggi, basta crucci e magoni, io voglio QUESTO Diego Della Valle alla guida della nostra Fiorentina! Non meritiamo anche noi il top del top?
Con la massima considerazione per i nostri dirigenti, l’appeal di Diego non ce l’ha nessuno.
Diciamo che sono tutti dei tirocinanti. Anche DDV lo era, per il mondo del calcio, quando è arrivato a Firenze e lo ha anche pagato caramente, ma non aveva e non ha rivali in quanto a carisma.
Don Diego “che sbrocca”, come ha detto Crozza, mi attizza (si potrà dire?) come da tanto tempo non succedeva. I suoi sono discorsi molto seri, e non è questo il luogo per esaminarli, ma fra un po’ di editoria, un po’ di treni, tanta moda, due minuti per la Viola non riuscirà più a ritagliarseli? L’Italia ha bisogno di certezze e speranze, come giustamente proclama, ma nel confronto, certamente blasfemo ed esclusivamente pallonaro, anche la Viola le cerca e lo storico Patron le incarna in maniera esemplare.
La sua presenza concreta cancellerebbe, dai pensieri di alcuni nostri calciatori, l’idea che qui non esiste più un progetto.
La curva domenica ha applaudito ADV, ma penso che un ritorno di Diego in balaustra darebbe una bella mano alla squadra gigliata e a tutto l’ambiente.
In fondo il suo andare contro corrente, il suo non stare zitto, l’essere polemico, non sono caratteristiche prettamente fiorentine?
Io voglio QUESTO Diego, anche per noi!

La Signora in viola