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JUVENTUS, Gigante di cristallo

di Redazione FV
Fonte: Il Tirreno

Cadute e ricadute. Due consecutive in campo e l’ennesima in infermeria. La Juventus torna prepotentemente a far parlare di sè in negativo, con interrogativi inquietanti che sembravano archiviati nel passato recente, quel terribile mese di ottobre che segnò la prima crisi bianconera. Ma oggi succede di peggio: la squadra di Ranieri bissa le due sconfitte di seguito ma senza l’alibi delle assenze, perchè aveva recuperato Buffon, Zanetti, Chiellini e Trezeguet.
L’Inter frena, pareggiando 1-1 in casa con il Torino, ma i regali non possono arrivare tutte le domeniche e il periodo della stagione è decisivo per non perdere terreno.
E in più, si profila il Chelsea all’orizzonte. Tra i principali capi d’accusa, c’è ancora la questione infortuni. Ricaduta per Buffon, ricaduta per Camoranesi, ricaduta per Chiellini, altrettanto per Iaquinta e Salihamidzic.
Troppe per essere attribuite a pura casualità. Giocatori tecnicamente eccellenti, come Zanetti, ma troppo fragili per essere considerati titolari nel progetto di questa estate. Degenze lunghissime, come quelle di Tiago e soprattutto di Camoranesi, una sorta di desaparecido di cui ormai non si ipotizza nemmeno più la data del rientro. Parallelamente a questa situazione c’è quella del mercato, in cui si registra una tempistica incomprensibile, forse frutto di calcoli sbagliati sui recuperi dei big: sta di fatto che a 24 ore dalla chiusura, Ranieri si trova in organico solo cinque difensori sani, compreso il baby Ariaudo, per affrontare un mese di fuoco, in cui c’è anche la Champions. Nelle ultime ore si parla del prestito di Motta, terzino destro dell’Udinese, che però risolverebbe ben poco. A centrocampo, perso praticamente per tutta la stagione Zanetti, torna l’ipotesi Tiago, ma passano domeniche preziose e il portoghese non è mai pronto al rientro; così come Poulsen adesso risulta più che mai un doppione di Sissoko, mentre come vice Zanetti c’è il solo Marchisio. Sulle fasce è notte fonda, perchè il Nedved spento dell’ultimo mese non ha alternative e il Marchionni stanco degli ultimi tempi aspetta invano il cambio da Camoranesi. In queste condizioni, per Ranieri è davvero impossibile scegliere. C’è anche il pasticcio-Iaquinta: a poche ore dalla chiusura del mercato, il giocatore sarebbe propenso ad andare a San Pietroburgo e la Juve contenta di incassare 11 milioni, ma deve trovare in tutta fretta un sostituto e il tempo per trattare Floccari dell’Atalanta stringe.