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KIREV, Il nuovo portiere bianconero si racconta

di Redazione FV
Fonte: Tuttosport

DETTO, fatto. Si narra che gli osservatori bianconeri abbiano seguito Mario Kirev in occasione di un’amichevole giocata dalla Bulgaria Under 21 contro i pari età della Romania e che vedendo l’autorevolezza, la fisicità e la buona tecnica del portiere, si siano convinti che quel talento non doveva sfuggire alla Juve. Si trattava infatti di un’occasione a basso costo e con smisurate prospettive.

L’OPERAZIONE E così Kirev è arrivato. La trattativa con lo Slavia Sofia è stata semplice, lineare. E subito è stato dato il via libera, direttamente dal presidente Ventsislav Stefanov. Così, quando ancora non si era aperto il mercato invernale, il giovane bulgaro è stato ospitato allo Juve Center. Una settimana utile per effettuare le visite mediche e prendere contatto con la nuova realtà. «Ho conosciuto
Buffon - rivela con emozione il portiere dopo la firma sul contratto bianconero - e sono felice». La Juve lo ha sottratto alla concorrenza e ora gli chiederà di fare un po’ d’esperienza al Grassoppher, squadra svizzera prescelta per il prestito fino al termine della stagione. Non è un caso.
All’operazione ha collaborato l’italo­svizzero Giacomo Petralito,
pittoresco agente che si sta ritagliando un ruolo strategico fondamentale anche nella trattativa che in futuro può portare a Diego.

Racconta che a dicembre «la Juve aveva già deciso, tant’è che in quel periodo Kirev sostenne le visite mediche, c’era solo da attendere gennaio per dare l’ufficialità». Sul giovane assistito è pronto ovviamente a scommettere: «Mario ­spiega al sito calciomercato.it ­sembra proprio un predestinato. A 19 anni era titolare inamovibile nello Slavia Sofia e in Nazionale gli hanno affidato la fascia da capitano in pianta stabile. Penso che come presentazione possa bastare... ». Poi al telefono, interpretando in tutto e per tutto il pensiero e le parole del portiere, aggiungerà che «molte squadre hanno chiesto informazioni su Mario, anche in Italia. Ma i contatti ufficiali li abbiamo avuti con Manchester City, Getafe e Amburgo. Appena la Juve ha fiutato il suo talento ogni altro discorso è venuto a cadere». Proprio il Getafe si era proposto anche per il prestito e a quanto pare lo stesso numero uno aveva espresso una preferenza per l’ipotesi spagnola. Ma si è volentieri adeguato alla ragion di stato, cioè al parcheggio a Zurigo.

EMOZIONI Kirev conosce già qualche parola d’italiano, per i bulgari non è difficile imparare la nostra lingua anche con termini ricercati. Lui però è ancora all’inizio. Quindi l’intervista non è tale, solo una serie di messaggi da lanciare al popolo bianconero in chiave dopo-Buffon. «Sono entusiasta. Orgoglioso di essere diventato un giocatore della Juventus. Il Grassoppher? Va bene così. Ho tanto tempo, dimostrerò quello che valgo. E poi tornerò. Ho conosciuto la Juve e mi è piaciuta molto, è stata una vera emozione...
». In Bulgaria la squadra bianconera vanta molti estimatori e la stampa ha dato ampio risalto alla notizia di Kirev bianconero. Erano settimane che si attendeva l’ufficializzazione della notizia come un vero e proprio evento. In Bulgaria, tra l’altro, la crisi economica è più pesante che altrove. E la notizia di Kirev alla Juve è stata accolta come un bel segnale. Qualcosa di molto promettente.