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NON CI RESTA CHE...BEHRAMI

di Redazione FV

Penso che Sinisa abbia bisogno di corsi di sostegno, almeno per due materie: geometria e matematica. Non so come andasse a scuola ma con la Fiorentina ha diversi problemi.
Considero la geometria legata agli schemi e ai giocatori che mette in campo e ieri è stato normale chiedersi che posizione dovesse avere Marchionni, che è stato costretto in seguito a sostituire perché affondato dai fischi nel suo vagare a vuoto.
C’è anche da capire se non ha bocciato del tutto D’Agostino dal momento che, togliendo dal campo Montolivo, fa entrare Vargas (bentornato) dal quale piedino fatato è partito il cross per il colpo di testa di Gilardino, forse l’unico tiro effettivo in porta (ed era il 90’). Ma se il Gila non la butta più dentro, è troppo chiedere di lasciarlo a meditare per ritrovare se stesso e puntare su Babacar? In un momento del campionato è sembrato che potesse avere più chances, che ci fosse fiducia nei suoi confronti, poi invece solo scampoli di partita e poche possibilità di mettersi in mostra. L’esperienza e la forza di Gilagol sono un patrimonio innegabile, ma lo è anche il suo momento no.
Come non mi pare in stato di grazia De Silvestri. Giuro che non mi sarei mai aspettata di sentire il pubblico di Firenze rimpiangere Comotto, roba da matti! Non sarà che la sua strada era quella che aveva intrapreso in gioventù, cioè l’atletica? Corre, è potente fisicamente ma ha difficoltà a coprire in difesa e se scende sulla fascia, i suoi cross sono spesso…inguardabili!
E’ un peccato avere fallito l’ennesima gara perché con tre punti saremmo con il Cagliari e il Genoa a 35 e ci saremmo avvicinati alla fatidica quota 40, questo per ribadire quanto è importante la matematica. Non possiamo fare sempre i conti sui calciatori che ci mancano e che ci sono mancati, caro Sinisa, bisogna farli vincendo le partite.
L’unico che mi sento di salvare della gara contro la Sampdoria, oltre a Montolivo che non mi è dispiaciuto, è Behrami: finalmente un acquisto azzeccato! La sua grinta e la sua fisicità, danno fiducia a tutti noi tifosi che apprezziamo l’impegno e la dedizione che mostra. Abbiamo fatto di nuovo passi indietro e la Viola è tornata ad essere una squadra frigida. Domenica è sembrata di nuovo priva di entusiasmo e di stimoli, gelida e senz’anima, trasmettendo il niente sugli spalti dove siamo passati dalla sonnolenza alla rabbia del fine gara. Avevamo sperato in una svolta che però non si è concretizzata. Non riusciamo nemmeno più a godere a pieno delle disgrazie delle nostre nemiche storiche Juventus e Roma che, strapazzate e sconfitte, ci rischiarano un po’ dall’uggia fiorentina ma non ci crogiolano come vorremmo a causa delle nostre “disgrazie”. E anche questo è un cruccio mica da poco!

La Signora in viola