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RESETTIAMO E RIPARTIAMO

di Redazione FV

“La data di quando abbiamo comprato il nulla, dovremmo stamparla allo stadio” è una delle considerazioni fatte dal nostro Patron, dove il nulla sta chiaramente per la Fiorentina. Brutto sentire chiamare la nostra squadra così, anche se fallita ed equivalente allo zero assoluto ma, se fosse stata rilevata prima, avrebbe evitato l’onta e il rischio di sparire dal panorama calcistico italiano…costando però di più!. Diego Della Valle ha ripercorso la loro, e la nostra storia viola, da quel pomeriggio piovoso che si recò dal notaio per comprare il niente, alle dichiarazioni di Beha. Lo ha fatto con un tono pacato, come quello di un buon padre di famiglia, che racconta una favola ai figli. E favola infatti è stata per diversi anni, dalla risalita alla serie A alla Champions League passando per l’incubo di calciopoli.  Il periodo d’oro di questo viaggio ci vedeva in compagnia di Cesare Prandelli, considerato ormai il colpevole, il tassello “traditore” di quel puzzle consolidato che era la Fiorentina degli ultimi anni, reo di avere preso accordi con la “strega cattiva” di nome Juventus. Menomale che il nostro “eroe” don Diego, lo ha salvato dal grande errore di approdare alla sponda bianconera tanta odiata e lo ha regalato alla tanto amata Italia! “Cosa c’è di meglio della Nazionale” ci ricorda? Per noi la Viola, direi!
Pensavo che DDV fosse stato scosso da Beha, invece fa sapere che la voglia di intervenire gli è stata sollecitata dalle esternazioni del CT sui calciatori viziati e lui si è sentito in dovere di difendere i ragazzi, che non meritano ciò, perchè “ci mettono l’anima e sono moralmente distrutti”. Bellissima intenzione di chi è a capo di un gruppo, anche se da marzo ad oggi “moralmente distrutti” mi paiono più i tifosi e l’anima, in campo insieme al gioco…latita!
Chiarimenti ed eclatanti novità non mi pare di averne rilevate anzi adesso, insieme ai rosiconi ed alla cricca è apparsa anche mamma Ebe, non per fare sortilegi o stregonerie, ma per confonderci ancora di più. Nomi veri niente, solo che continua ad esserci una “entità” che soffre se le cose in casa Viola vanno bene (oggi quindi molto felice) e che, con l’anonimato, viene protetta dai tifosi che potrebbero “tirargli le orecchie”. Mi sembra che le orecchie andrebbero tirate un po’ a tutti ed è poco edificante sentire che le parti in causa, nella querelle DDV-Prandelli, ribadiscono che le cose andavano dette prima e direttamente e i nostri politici che promettono Cittadelle o stadi un giorno si e l’altro no.
Nel monologo dellavalliano si è fatto un resoconto del passato e del presente viola, senza grandi accenni a quello che sarà il futuro anche se è stato tirata in ballo una parola che adesso pare un miraggio: lo scudetto. La Cittadella per finanziarlo non si farà e dovrà essere trovata un’altra soluzione, ma non sono stati promessi investimenti spropositati o dichiarazioni per esaltare le folle.
Non è stato nemmeno comunicato quando qualcuno riprenderà la poltrona della presidenza e, considerato che entrambi i DV si sono dimessi per manifestare un disappunto, se dobbiamo “resettare e ripartire”, perché non danno un segnale e si riprendono il ruolo non solo a parole?"

La Signora in viola