SCUSATE, MA MI SENTO TRADITA!
"Penso che Sinisa Mihajlovic sia sordo, per non usare altri aggettivi. Perché è andato sotto la curva battendo le mani? Gli hanno dedicato, è vero, molti cori ma non mi sembravano di lodi: salta la panchina, o Sinisa salta la panchina, grazie per la coppa, o Sinisa grazie per la coppa, Sinisa si, portaci in Champions League! Sarebbe stato più opportuno riconoscere la propria mediocrità e, come hanno fatto i calciatori, prendere la strada degli spogliatoi a testa bassa. Ma lui no, fiero del suo carattere da guerriero va nel cuore del tifo a salutare.
Ma che fai, sfidi? Stai raccogliendo insulti, non ovazioni di gioia. Questa spavalderia ostentata e mai trasmessa in campo ai suoi uomini, ha fatto sgretolare il suo personaggio più che l’allenatore. Questa scena l’ho trovata di cattivo gusto, poteva casomai salutare i tifosi da una conferenza stampa dove, in fondo, dà il meglio di se.
Penso che possa fare una visita audiometrica in compagnia di ADV (hai visto mai che in due spendono meno), il quale riesce ha quantificare in 2 o 3 le persone che contestano l’allenatore. Se ADV, per qualche strano effetto acustico, sentisse male le voci dello stadio, potrebbe farsi una giratina per Firenze e chiedere cosa pensa la gente della Fiorentina attuale. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Spero però che abbiano sentito quel poco di calore che ci era rimasto, dopo una giornata meteorologicamente disastrosa, calciatori come Santana e Donadel che lasceranno la nostra squadra per altri lidi. Non sono campioni, ma hanno dato segno di attaccamento alla maglia più di tanti altri.
Mentre vedevo i calciatori lasciare il campo dopo l’ultima prestazione mediocre, ho pensato che in questo campionato le gare che ci hanno entusiasmato, o forse meglio dire accontentato, al Franchi si contano…sulle dita di una mano. Mentre li vedevo sfilare, mi sono anche convinta che avrei voglia di rivederne solo pochi, forse…quanti le dita di una mano!
Nell’ultima partita casalinga è partito, anche se appena accennato, un coro per Cesare Prandelli. Guardare al passato fa ancora molto male, ma se ieri si sono festeggiati i vincitori dell’ultima Coppa delle Coppe di 50 anni fa, pensare a Cesare fa ricordare il periodo più recente in cui ci è stato concesso di sognare.
L’avranno sentito coloro che lo hanno allontanato, ritenendolo il problema della Fiorentina, il traditore del progetto?
Era forse dai tempi di Cecchi Gori, evocato ieri anche da ADV, che non mi sentivo tradita come in questo campionato, da tutti, senza esclusione di ruoli.
La Signora in viola