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TANTA VOGLIA DI FENOMENO

di Redazione FV

"Finisce la prima parte del ritiro a Cortina e le mie considerazioni si concentrano sulla voglia del Fenomeno e la voglia di fenomeni. Confermano tutti una grande energia e disciplina da parte di Mutu in questa prima fase della preparazione.
Sembrano lontani i tempi della rabbia e del rancore, dell’avvilimento per il guaio combinato a se stesso e alla Fiorentina. Si sta avvicinando, se non arrivano altri intoppi, il momento del rientro e pare improbabile l’ipotesi di una cessione.
Sentir raccontare quello che ha fatto in ritiro, aumenta la convinzione di quanto ancora possa essere importante per la nostra squadra. Lo dice l’allenatore, lo confermano i compagni anche quelli, come Jovetic, che hanno avuto solo vantaggi dalla sua assenza.

Come una storia d’amore turbolenta, passato il picco del litigio, si analizza i pro e i contro di una definitiva rottura. Per quello che riusciremo ad incassare da una eventuale vendita, cioè poco, conviene sicuramente sfruttare la sua esigenza di riscatto. Dopo tutto è ancora l’unico Fenomeno della squadra, tanti bravi calciatori, alcuni campioni ma fenomeni ancora no. Stanno studiando in questo senso i nostri giovani della “c” Jovetic e Lijaic, ma l’astuzia e il genio conclamato di Adrian sono un’altra cosa.
Non può giocare neanche le amichevoli, ma negli allenamenti ha deliziato il pubblico con la sua classe.
La ragione vorrebbe una punizione esemplare allontanandolo da Firenze, alla quale ha fatto un torto enorme, ma il cuore sta per perdonarlo sicuro che potrebbe essere ripagato dalle sue gesta. Ha sicuramente le caratteristiche del nostro nuovo Mister e cioè la sfrontatezza e la consapevolezza dei propri mezzi.
Ha detto Sinisa che si deve andare in campo “non per non perdere ma per vincere” e credo che Adrian, più di chiunque altro, sposerebbe questo slogan anche se noto una ritrovata verve in molti nostri calciatori.
Montolivo è sempre più capitano e parla in toni consapevoli e maturi, Gilardino pare avere riscoperto le motivazioni perse per strada, Pasqual e Donadel si rimettono in gioco, Gamberini e Felipe…pure, visto che per motivi diversi lo scorso anno non lo hanno fatto! I “ragazzi dell’est” sono il nostro tesoretto e i “ragazzi della porta” si contendono garbatamente (per ora) la maglia numero 1.
Tutti parlano comunque della forza che ha trasmesso loro Mihajlovic ed è questa probabilmente la nota più esaltante di questo periodo.  La scossa ricevuta, dopo la gestione Prandelli, è senza debbio notevole e hai visto mai trasformasse la nostra squadra in una “generazione di fenomeni!
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La Signora in viola