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UN CAFFE' CON CORVINO...

di Redazione FV

"Sconvolgo qualcuno se dico che Corvino mi fa tenerezza? Solo contro tutti a lottare con una piazza di ingrati ed irriconoscenti, contro una tifoseria che non si ricorda più che “fino a due anni fa eravamo tra i primi in Italia e in Europa” ed anche che “l’anno scorso nel girone di ritorno dopo il Milan eravamo la seconda squadra che ha perso di meno”. Ma come si fa a dimenticarlo, caro Direttore, visto che ce lo ricordi in tutte le conferenze stampe che ci vengono proposte?
Noi avremo la memoria corta, ma anche lui è decisamente ripetitivo e monotono!
Non si può certo dire che, anche l’ultima vicenda di El Hamdaoui, non sembri una commedia degli equivoci, dove ognuno (calciatore, Ajax e Fiorentina) crederà di avere ragione ma una bella figura non l’ha fatta nessuno. Fra chi si fa le ripicche e chi ha aspettato proprio l’ultimo istante per definire la questione, è venuto fuori un capolavoro del paradosso. Ora non sto a stracciarmi le vesti per il marocchino, che fra l’altro non riesco mai a pronunciare bene, fatto sta che un ulteriore attaccante, anche se accompagnato da tante incognite, faceva comodo alla Viola. Ma intanto abbiamo Amauri, Jovetic, Zohore e Ljajic, cosa vogliamo di più.
Trovo umanamente che Corvino possa essere veramente stanco, ma parlare di pressioni calcistiche a Firenze lo trovo riduttivo per un personaggio come lui e credo che nelle altre città, con le altre squadre, sia la stessa musica, ovunque si vada. A nessuno piace vivacchiare nella mediocrità, soprattutto quando i mezzi tecnici e finanziari ci sarebbero.
Se queste pressioni lo turbano, vorrei che sapesse che noi tifosi non veniamo alterati dalla stampa, “dagli scorretti ed arroganti” ma abbiamo occhi e cervello per vedere e capire da soli, senza suggeritori, che l’aria in Fiorentina è mutata sotto tutti i punti di vista.
E lo esterniamo, alcuni forse in modo troppo pesante, ma non ci piace stare zitti e subire. Proprio come fa il nostro Direttore e la società. “Non lo possiamo dire”? Noi pare di no, perché veniamo continuamente “avvisati” che i DV si potrebbero arrabbiare.
La novità che la proprietà ha offerto un nuovo contratto di tre anni a Corvino, quando Cognigni aveva annunciato che avrebbe lavorato anche senza, suona per me come l’anticamera di un addio avvalorato dall’esigenza del DS di prendere tempo, di meditare.
Questa è già una notiziona! Chissà se sarà ancora lui a trovare gli ingredienti necessari a Delio Rossi per fare della Fiorentina, di nuovo, una buona torta!
Con otto milioni di tesoretto, non si va molto lontano, ma qualche rifinitura si poteva fare.
Per questo gennaio è andata così e, aspettando tempi migliori, mi piacerebbe prendere un caffè con Corvino (visto che lo prende quasi con tutti) per fargli capire che non dimentichiamo niente, né gli anni belli (sigh!) né le bischerate ma che il settimo anno è letale in tanti matrimoni
".

 

La Signora in viola