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ADLI HA SALVATO I VIOLA DALLA PANCHINA. A TORINO CHANCE DA TITOLARE

di Pietro Bettarini

La vittoria di giovedì contro il Genoa ha regalato alla Fiorentina tre punti importantissimi che hanno permesso alla squadra di Raffaele Palladino di salire al terzo posto in classifica con 19 punti. Si tratta della quarta vittoria di fila in campionato e adesso il clima che si respira in città è decisamente diverso dall'altalenante inizio di stagione dove la Fiorentina di Palladino non aveva ancora un'identità ben definita. 

Le difficoltà riscontrate a Marassi - Dopo gli undici gol segnati nelle partite con Lecce e Roma, contro il Genoa la squadra di Palladino ha riscontrato maggiori difficoltà vista la predisposizione del Grifone che ha chiuso ogni spazio ai giocatori viola. Inoltre, visti gli impegni ravvicinati e la condizione di alcuni giocatori, Palladino è stato anche costretto a cambiare gli interpreti: Quarta ha sostituito un acciaccato Comuzzo, Kouame è stato schierato per far riposare Kean e a centrocampo si è creata un'insolita coppia composta da Richardson e Bove che ha lasciato spazio sulla sinistra a Sottil. In una partita molto bloccata come quella a Marassi però la mediana non ha funzionato come nelle scorse partite: in particolare, la manovra offensiva dei viola appariva molto lenta e la squadra ha fatto molta fatica ad arrivare alla conclusione in porta.

Poi la svolta: fuori Amir Richardson e dentro Yacine Adli. Con l'ingresso del francese al 63', la Fiorentina ha cambiato volto. Adli ha conferito alla squadra più precisione nella manovra offensiva e non è un caso se la rete decisiva di Robin Gosens sia partita dai suoi piedi: sulla fascia destra, dopo un lungo fraseggio, Adli ha fatto finta di crossare in area di rigore per poi passare centralmente a Bove che ha riallargato sulla destra per Beltran che ha messo il cross in area di rigore per Gosens. Dal suo ingresso in campo, l'ex Milan ha dettato i tempi di gioco alla squadra, cosa che non si era vista prima del suo ingresso in campo. Contro il Genoa è partito dalla panchina visti i numerosi impegni che la Fiorentina deve affrontare da qui fino alla sosta, ma è evidente anche che è proprio l'ex Milan il cervello del centrocampo viola. Contro il Torino, visto che ancora non si sa con certezza se Danilo Cataldi farà parte dei convocati, Adli potrebbe tornare dal primo minuto e dettare i tempi e gli spazi in una partita molto difficile come quella di domani alle 15 contro i Granata.