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BIRAGHI-FIORENTINA, FINE DI UN'ERA. CON IL PLACET DELLA DIRIGENZA, CHE STUDIA LE SOLUZIONI PER UN CONTRATTO CHE SCADE NEL 2026

di Luciana Magistrato

Da capitano inamovibile con la fascia in mano verso la curva Fiesole in nome di Davide Astori all'esclusione dalle convocazioni per la gara di domani in Conference, "per scelta tecnica" ha sottolineato Raffaele Palladino. Con lo scenario di gennaio che può segnare l'addio e la fine dunque di un'era, quella di Cristiano Biraghi. Il giocatore è alla Fiorentina dall'estate 2017 quando Pantaleo Corvino lo prelevò dal Pescara, da allora, tranne nella stagione 19-20 in cui è andato all'Inter nello scambio con Dalbert, ha timbrato 266 volte il cartellino delle presenze viola, con 15 gol e 41 assist. Le sue migliori stagioni con Vincenzo Italiano con 5 gol e 2 assist in 42 presenze nella prima stagione, 3 gol e 13 assist in 52 presenze nella seconda e 3 gol e 8 assist nele 46 presenze dello scorso anno. Anche in questo avvio di stagione Palladino sembrava affidarsi al giocatore, per attingere alla sua esperienza e carisma nello spogliatoio ed ha subito risolto la partita, con una punizione delle sue a Parma, mettendosi a disposizione e adattandosi a fare il braccetto.

Con l'arrivo di Gosens, che Biraghi non si aspettava di certo, però le presenze sono diminuite e ben presto la fascia da capitano è passata sul braccio di Ranieri. Un feeling quello con il tecnico che è andato via via scemando, visto che Palladino ha palasmato una Fiorentina più sua dove il passato poco conta. A farne le spese sono stati i giocatori della vecchia guardia, Biraghi, Terracciano e Quarta. Una situazione difficile da accettare per chi pensava di essere un pilastro della Fiorentina. Segnali di insofferenza tra l'ormai ex capitano viola e Palladino si segnalano già dalla gara persa a Nicosia contro l'Apoel. Poi la discussione di queste ore, visto che Biraghi alla fine è stato scavalcato anche da Parisi: "È una scelta tecnica. Cristiano non era abituato a non giocare con continuità, negli scorsi anni era il capitano e un giocatore sempre importante per il club. Quello che ha fatto in questo periodo è stato importante, quando è sceso in campo ha fatto bene. Ma ora sta trovando poco spazio, anche per un problema al polpaccio. È una scelta tecnica e va rispettata".

La discussione delle ultime ore però deve aver ferito molto il giocatore visto che è pronto a mettere a rischio la sua permanenza a Firenze, sapendo che ora il tecnico ha il coltello dalla parte del manico. Per Biraghi, al di là dell'aspetto tecnico, sincerità e rispetto non devono mai mancare ed evidentemente li ha visti venire meno nei suoi confronti.

Qualche ora dopo a buttare benzina sul fuoco ci ha pensato l'agente di Cristiano Biraghi, Mario Giuffredi: "A Palladino risponderò a fine mercato, oggi non mi va troppo di parlarne. Ma a gennaio andranno via sia Biraghi che Parisi, entrambi. Offerte? Dico di sicuro solo che se andranno, poi a Palladino risponderò a tempo debito così vediamo quante palle ha. Ci sono già club su di loro? Sicuramente abbiamo qualcosa ma i giocatori andranno via entrambi. Non so ancora se a titolo definitivo ma il loro capitolo a Firenze è finito".

La società ovviamente appoggia il tecnico che sui tre terzini sinistri ha dato la sua opinione e creato una gerarchia, ritenendo Biraghi sacrificabile. Le parole dell'agente aprono nuovi scenari anche su Parisi che ora si trova in una situazione spinosa. E se domani sera poteva essere lui il possibile titolare o il primo cambio (come con Cagliari) ora si trova in difficoltà, pur da professionista. La società in realtà non ha ancora preso una decisione anche se il capitolo viola di Biraghi, nonostante si parlasse di un futuro nella società, potrebbe essere chiuso davvero. Le parole di Giuffredi andranno soppesate perché parte magari di una sua strategia, come per Di Lorenzo al Napoli questa estate o come per Sepe proprio con la Fiorentina nel 2015. Anche in considerazione del fatto nella sua agenzia c'è anche Luca Ranieri che di questa Fiorentina è diventato capitano proprio con Palladino.

Per Cristiano Biraghi la scadenza del contratto è nel 2026, visto che già nella scorsa stagione ha maturato i bonus per un rinnovo automatico. Alla finestra diverse opportunità e chissà che Giuffredi non lo porti a Napoli dove ritroverebbe il suo ex allenatore e ct Antonio Conte, in via definitiva o in prestito.