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CHE FUTURO PER BELTRAN? IL PRIMO OBIETTIVO È PRENDERSI FIRENZE

di Giacomo A. Galassi

Smaltita la sbornia post-Milan, in casa Fiorentina è tempo di riflessioni e bilanci dopo una prima parte di stagione partita a singhiozzo e finalmente decollata con 3 vittorie e 1 pari nelle ultime 4 partite. Il nome più chiacchierato in città resta quello di Lucas Beltran, sempre più ai margini del "progetto Palladino" nonostante il cambio di modulo. Le prime voci di mercato sono già iniziate perché il profilo è succoso e diversi club fiutano l'affare per un calciatore arrivato a Firenze con le stimmate del gran giocatore dopo gli anni da attaccante al River Plate, non proprio la squadra dell'oratorio.

I numeri del Vikingo
Sono 191 i minuti che Beltran ha giocato in questo inizio di stagione, entrando dalla panchina contro Venezia ed Empoli e facendo un'ora da titolare contro il Monza. In Conference non è andata particolarmente meglio, con una sostituzione all'intervallo nell'andata contro la Puskas Akademia e i 58 minuti senza particolari squilli contro i New Saints. Ma al di là dei pochi minuti e della mancanza totale di gol o assist, è proprio la sensazione di non essere totalmente settato con il resto della squadra che non riesce a convincere Palladino a dargli più fiducia. L'anno scorso furono 6 le reti in Serie A, con altre 4 segnate in Conference e la continuità, soprattutto a fine anno scorso, che per un tratto aveva fatto pensare che potesse conquistare Firenze. E invece, come il classico gioco dell'oca, Beltran è tornato a dover dimostrare tutto.

Cosa succede ora
Il River Plate del nuovo (e vecchio) allenatore Marcelo Gallardo ha già attivato i contatti nella speranza di riportare "a casa" il proprio talento per tornare a vincere una Copa Libertadores. Quando sul cellulalare spunta il prefisso +54 dall'Argentina, e di là dal telefono c'è il River, per Beltran non può essere una cosa normale ma né lui né la Fiorentina hanno intenzione di portare avanti questa opzione almeno a gennaio. Questo non vuol dire però che non ci possa essere un altro prestito, magari in Europa e preferibilmente in Italia dove però il calciatore non vorrebbe scendere particolarmente di livello. Fino a gennaio comunque ci saranno due mesi e mezzo per spazzare via ogni possibile voce e prendersi, finalmente, Firenze.