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"Commisso, stai sereno": Renzi ammicca e risponde al "Chi ci compra?"

di Pietro Lazzerini

L'interesse a carattere nazionale su quanto sta accadendo alla Fiorentina evidenzia la portata della "tragedia" sportiva che si sta consumando a Firenze. Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare di Matteo Renzi in quanto potenziale "responsabile" di investitori provenienti dal mondo arabo per rilevare il club dalle mani di Commisso e in seguito alle voci l'ex Premier non si è trincerato dietro il silenzio o non ha smentito questo presunto interesse, anzi le ha alimentate prima con l'intervento social post Verona (parlando di 'scempio' ndr) e poi nell'intervista di questa mattina a La Nazione. Lo stesso quotidiano dove pochi giorni fa lo stesso attuale presidente della Fiorentina aveva smentito le voci sulla messa in vendita della società. 

Interesse internazionale
Renzi, oltre a rispondere da tifoso su temi come il "top manager", ha anche sottolineato da persona informata sui fatti evidentemente, di come la Fiorentina abbia un grande appeal internazionale e nazionale nonostante il rendimento attuale faccia pensare a tutt'altro. Dagli Stati Uniti al mondo arabo, Firenze e la sua squadra sono sempre nei pensieri di tanti potenziali investitori, allontanando la frase che qualche tifoso ripeteva anche ai tempi dei Della Valle, ovvero "chi ci compra?". 

I tempi non sono maturi
Ma la chiosa finale sembra strizzare più di un occhio a eventuali scenari legati al cambio di proprietà. "Il resto è prematuro" riferito all'interesse internazionale e nazionale intorno alla Fiorentina appare come una frase di chi voglia prendere tempo per capire anche determinate evoluzioni, che siano di campo o che siano legate alla concessione dello stadio e perché no alla gestione del Viola Park. La sensazione di "non detto" da parte dell'ex primo ministro è forte, ed è curioso come un politico della sua portata, pur essendo tifoso, intervenga a più riprese sulla Fiorentina proprio nel momento in cui si fa un gran parlare del suo potenziale futuro da presidente viola. 

Messaggi indiretti
Anche il passaggio sul valore della società in caso di retrocessione, sembra far riferimento a una possibile trattativa, che sia chiaro, ancora mai nata, ma che potrebbe svilupparsi in futuro e che lo potrebbe vedere coinvolto. "Una società in B vale la metà di una in A, forse anche un terzo", quasi come lanciare un avviso al presidente Commisso che in caso di definitiva debacle, anche qualsiasi tipo di eventuale trattativa, sarebbe decisamente al ribasso. È bene ricordare e ribadire come l'attuale proprietario abbia detto a chiare lettere che il club non è in vendita, ma questo nel mondo della finanza conta fino a un certo punto, anche perché tutto ha un prezzo. 

"Rocco, stai sereno"
Non siamo ancora davanti a un imminente scossone che possa portare davvero alla cessione della Fiorentina, ma facendo cronaca e raccontando del curioso doppio intervento di Matteo Renzi legato al mondo viola nel bel mezzo di un giro di voci cittadine e nazionali su un suo possibile coinvolgimento nel passaggio di proprietà del club, è impossibile far finta di niente. Il tempo ci dirà se queste parole, questi moniti, questi ammiccamenti, avranno un po' lo stesso valore di quando Renzi tranquillizzò Letta prima di far cadere il governo, o se saranno presto da ricordare come semplici interventi di un tifoso col mal di stomaco per il rendimento della propria squadra del cuore.


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