Conference, medicina o oppio? A Losanna per arrivare tra le prime otto, ma non dipenderà solo dalla Fiorentina
C'è un grande prato verde dove nascono speranze. Che si chiamano ragazzi, quello è il grande prato della Conference. Un riadattamento di un classico targato Gianni Morandi per introdurre la sfida di stasera a Losanna e ricordare come sempre proviamo a fare che no, non è scontato che la Fiorentina giochi una gara europea, soprattutto con questi chiari di luna. E quindi, comprendendo che l'apprensione in questo momento va tutta alla situazione tragica della classifica di Serie A, c'è una competizione da onorare: lo farà innanzitutto lo Stade de la Tuilière, tutto esaurito, con oltre 800 tifosi viola presenti in Svizzera stasera, in una cornice diametralmente opposta rispetto a quella 'apprezzata' al Franchi nelle tre gare europee.
Medicina o oppio
Avevamo già parlato del rapporto conflittuale della piazza fiorentina con la Conference, insieme antidoto e veleno. Guardando però a quanto successo nell'ultimo periodo, non è azzardato pensare che i risultati 'roboanti' delle notti europee in verde abbiano agito come scopa per infilare la polvere sotto al tappeto. Alcuni in città pensano che la Conference sia stata l'oppio di un popolo, quello viola. La serata sulle rive del lago di Ginevra può comunque avere un potere taumaturgico: può rappresentare un diversivo alle paturnie della Serie A e allo stesso tempo essere davvero, stavolta, medicina per alcuni singoli, Roberto Piccoli su tutti (l'ex Cagliari è reduce da due gare passate tutte in panchina, con Dinamo Kiev e Verona, domani dovrebbe toccare a lui). Certo è che tutte le indicazioni che arriveranno dallo stade de la Tuliere andranno prese con pinze e guanti: la Fiorentina ha fatto più punti in cinque gare di Conference che in quindici di campionato, le vittorie stanno a tre (più due nei preliminari col Polissya) contro zero. E puntualmente, dopo i tre successi della League Phase - Sigma Olomouc, Rapid Vienna e Dinamo Kiev - alla domenica erano arrivate prestazioni scialbissime (rispettivamente, la sconfitta inizio ottobre con la Roma, il 2-2 acciuffato in maniera rocambolesca col Bologna, e il ko di tre giorni fa col Verona).
Passaggio ai sedicesimi se…
A 90' dal termine del maxi-girone a trentasei squadre, occorre fare anche un po' di calcoli. La qualificazione della Fiorentina alla fase a eliminazione diretta della Conference League non è ancora matematica, ma di fatto è praticamente certa. Con 9 punti, l’11° posto in classifica e una differenza reti di +4, i viola sono in una posizione di grande sicurezza a 90 minuti dal termine della fase a girone unico. Ergo, qualificazione tra le prime 24: quasi sicura. Nel peggior scenario possibile, la Fiorentina potrebbe chiudere al massimo 25ª, ma solo attraverso una combinazione di risultati estremamente improbabile: vittorie contemporanee e larghe di più squadre inseguitrici (Drita, KuPS, Zrinjski), unite a una sconfitta pesante dei viola (più di due gol di scarto) e a una serie di incastri sfavorevoli nei criteri di spareggio. Anche in questo caso limite, però, lo scontro diretto AZ Alkmaar–Jagellonia garantirebbe quasi sicuramente ai viola di restare davanti ad almeno una concorrente, rendendo l’eliminazione di fatto quasi impossibile. L'algoritmo collegato a Chat Gpt stima la probabilità di arrivare tra le prime 24 della squadra di Vanoli al 98–99%
Passaggio diretto agli ottavi se...
Discorso diverso per l’ingresso tra le prime otto, che consentirebbe alla Fiorentina di saltare gli spareggi di febbraio e tornare in campo direttamente a marzo. In questo caso serve una vittoria a Losanna e un incastro favorevole di risultati, ma lo scontro diretto Mainz–Samsunspor apre spiragli concreti. Con un successo e una differenza reti migliore di +2 rispetto a quelli eventuali di Crystal Palace e AEK Larnaca, i viola sarebbero certi del pass per gli ottavi diretti. Non è lo scenario più probabile, ma resta assolutamente alla portata. Probabilità che accada, secondo Chat Gpt, del 30-35%.