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DIFESA DA PRIMATO, CON L'UDINESE SI PUÒ. MA I CAMBI SONO UN'INCOGNITA

di Andrea Giannattasio

Non c’è soltanto l’imperativo legato alla vittoria a far da contorno alla gara di domani pomeriggio contro l’Udinese. Certo, i risultati portati in dote dal campionato tra venerdì e sabato sono stati quantomai nefasti per la squadra di Palladino (in virtù dei successi di Milan, Bologna, Napoli e Lazio, che al pari dei viola lottano - chi più chi meno - per le stesse zone di classifica) e dunque l’obiettivo legato ai tre punti resta ancora oggi il prioritario, visto e considerato che nessuno in casa viola ha intenzione di perdere il “treno” della fascia Champions e, di conseguenza, passare il Natale con il broncio. C’è però un altro target che Ranieri e soci sono intenzionati a centrare nella gara di domani con i friulani ed è quello di riuscire a restare, a due turni dalla fine del girone d’andata, la miglior difesa del campionato. Stavolta, però, in solitaria.

LA MIGLIORE D'ITALIA - La rete incassata ieri dal Napoli nel successo sul Genoa è stata la dodicesima presa dalla squadra di Antonio Conte, che fino a ieri pomeriggio poteva vantare - al pari dei viola - la miglior retroguardia della Serie A con appena undici gol al passivo in sedici partite. Ovvero quella che - con due partite in meno, va detto - è la cifra relativa alla Fiorentina, che tuttavia, in attesa del recupero con l’Inter destinato probabilmente a giocarsi a febbraio, adesso sogna di poter restare la formazione d'Italia con i migliori numeri legati ai gol subiti. L’Udinese in tal senso è un avversario che incute timore fino a un certo punto: i friulani infatti, contando tutte le competizioni, hanno vinto appena una partita nelle ultime otto gare giocate e, nello stesso arco di tempo preso in esame, hanno totalizzato appena sette centri, meno di uno a gara.

QUALCHE CAMBIO - Tutto facile, dunque? Nemmeno per sogno. Anche perché nelle ultime uscite non solo la Fiorentina è sembrata in calo sotto l’apporto della tenuta difensiva (a dicembre, tranne che nelle vittorie con Cagliari e Lask, la Viola non è mai riuscita a tenere la porta inviolata, subendo rete con l’Empoli - due -, Bologna e Vitoria Guimaraes) ma con l’Udinese dovrà fare i conti con la squalifica di Dodo e le non perfette condizioni di Comuzzo, che sta bene ma che potrebbe avere un turno di riposo in quanto apparso in riserva. A Kayode e a Pongracic (in vantaggio su Martinez Quarta), il compito di portare a termine questa missione.


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