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Domenica c'è la Cremonese e per la Fiorentina il fattore campo deve tornare a contare

di Luciana Magistrato

Il girone di andata si chiuderà il 7 gennaio quando la Fiorentina affronterà la Lazio, nell'infrasettimanale dopo la gara con la Cremonese al Franchi. Al giro di boa la Fiorentina dovrà arrivare con nuova linfa e punti pesanti che devono impinguare il magro bottino dei 9 punti attuali. 

Il 17esimo turno nella "disgrazia" della sconfitta di Parma è stato negativo anche per le altre dirette avversarie (eccezion fatta per il Parma appunto, lasciato scappare dai viola). Ma nella tempesta tutti dovranno mantenere la barra a dritta verso la direzione salvezza. In particolare con la Cremonese bisognerà tornare a sfruttare il fattore campo che con l'Udinese (pur con gli avversari in dieci) ha funzionato. 

Per la partita la società spera che, con gli abbonati, ci si avvicini di nuovo ai 20mila spettatori anche se per ora si supera di poco quota 16mila. In particolare c'è attesa per come reagirà la curva Fiesole. Con l'Udinese sciopero del tifo per 20 minuti e petardi e fumogeni in campo all'ingresso dei tifosi sugli spalti della Ferrovia è stato comunque un segnale, prima di critica e polemica e poi di sostegno anche alla luce del risultato. Ma il 5-1 se non trova continuità non serve a recuperare un rapporto ormai incrinato con una tifoseria viola vuole scongiurare la B.

Ecco perché con la Cremonese la squadra dovrà dimostrare di metterci anima e cuore, sacrificio e sudore, quello che chiedono i tifosi, oltre ad una buona dose di lucidità e spirito di gruppo che in questo girone di andata è mancato. Il mercato è alle porte ma intanto nessun giocatore provi a chiede la cessione prima di aver aiutato la Fiorentina a tirarsi fuori dalla situazione complicata in cui, per colpa di tutti, si trova la squadra e che ha fatto ormai perdere la speranza ai tifosi che il proprio compito (in 4mila a Reggio e a Parma) l'hanno sempre fatto.


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