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FINALMENTE TORNA LA SERIE A, MA AI VIOLA LA GARA POST SOSTA NON PORTA BENE

di Niccolò Righi

'È l’attesa del campionato essa stessa il campionato?' No, non era questa la massima del filosofo tedesco Gotthold Ephraim Lessing, ma parlare di ‘piacere’ in questo caso ci sembrava fuori tema, e allora ci perdonerà una rivisitazione della sua celebre frase. Si perché di piacere queste due settimane senza Serie A non hanno avuto nulla, trascinatesi con la stessa pesantezza di un cucchiaino che affonda nel miele e in cui abbiamo toccato con mano il concetto di relatività temporale di cui parlava Einstein. Così, tra una gita fuori porto alla ricerca di qualche fungo, una scappatella in qualche museo o - per i più temerari - un pomeriggio trascorso tra centri commerciali e grandi magazzini, eccoci arrivati al ritorno in campo. E per la Fiorentina sarà un ritorno in campo particolarmente atteso, con i tifosi che, comprensibilmente galvanizzati per l’ultima vittoria contro il Milan di due secoli…ehm, pardon, due settimane fa, attendono con ansia l’appuntamento al ‘Via del Mare’.

UN DOPPIO TABÙ DA SFATARE - Come detto, dunque, sarà il ‘Via del Mare’ il teatro della ripresa delle contese. Uno stadio che storicamente alla Fiorentina non porta molto bene, in un periodo - quello del match post sosta Nazionali - che storicamente alla Fiorentina non porta molto bene. Un’accoppiata devastante quindi, come fuoco e nitroglicerina. Negli ultimi due anni, infatti, la viola ha giocato otto partite dopo la sosta, con uno score che segna due vittorie, un pareggio e ben cinque sconfitte. L’ultima, datata 15 settembre scorso, vide Biraghi e compagni capitolare in un Gewiss Stadium nuovo di zecca contro l’Atalanta. Nel mezzo qualche bella soddisfazione, come il 3-2 al Franchi della scorsa stagione sempre contro l’Atalanta o lo 0-1 a San Siro contro l’Inter dell’agosto 2023; ma anche tante cadute fragorose, una su tutte la sconfitta per 0-2 contro l’Empoli della scorsa stagione che di fatto raffreddò il precedente 1-3 del Maradona contro il Napoli. L’ultima sconfitta del Lecce post sosta, invece, risale all’aprile 2023 (1-0 contro l’Empoli), ma nello stesso arco di tempo preso in esame per la Fiorentina ci sono stati anche sei pareggi e una vittoria. Oltre a ciò, nei 18 i precedenti giocati in campionato al ‘Via del Mare’, i giallorossi si sono imposti per ben 8 volte a discapito di sole 3 vittorie per i toscani. L’ultima risale ad un ‘coviddiano’ 15 luglio 2020, con le reti di Chiesa, Ghezzal e Cutrone che stesero la squadra dell’ex Liverani e regalarono a Iachini 3 punti fondamentali alla salvezza.

COME ARRIVA LA FIORENTINA - Statistiche che hanno un peso certo, ma che non servono certo a nutrire l’appetito degli affamati. E Palladino è certamente affamato di altri tre punti, che farebbero definitivamente cambiare faccia ad una stagione partita a zoppino ma che potrebbe svoltare nel mese di novembre: “Sono stati giorni molto utili Abbiamo faticato e sudato, già domenica vogliamo dare continuità di risultati a Lecce. Veniamo da un ottimo periodo, vogliamo continuare a dimostrare solidità difensiva e davanti vogliamo proseguire con le nostre qualità. Affronteremo un mese duro di 7 partite in 21 giorni. Dobbiamo spingere perché possa essere il mese della svolta”, ha detto il tecnico viola ai microfoni ufficiali del club, voglioso di sfruttare l’inerzia e l’entusiasmo generatisi dalla vittoria contro il Milan e trovare la prima gioia anche in trasferta

COME ARRIVA IL LECCE - Discorso diverso invece per il Lecce, la cui unica vittoria in Serie A risale al 31 agosto scorso contro il Cagliari. Nel mezzo due pareggi - tra cui lo sciagurato 2-2 contro il Parma - e due sconfitte, che avrebbero messo addirittura in bilico la posizione di Luca Gotti. A tal proposito, in settimana, il presidente Sticchi Damiani ha ribadito la propria fiducia al tecnico, ma urge trovare in fretta il bandolo della matassa, perché la classifica - nonostante sia ancora ottobre - si sta facendo particolarmente scottante. (QUI l'approfondimento di FirenzeViola sul Lecce).