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FORZA EDOARDO, SIAMO TUTTI CON TE

di Pietro Lazzerini

Diciassette minuti di una partita finita immediatamente in secondo piano. I giocatori in campo sono ancora a discutere con l’arbitro Doveri per il lancio di Dumfries che manda in rete Lautaro Martinez, qualcuno s’interroga se non possa o debba intervenire il VAR, poi però Edoardo Bove si accascia a terra. Danilo Cataldi è costretto a intervenire togliendogli la lingua dalla bocca e da quell'immagine si capisce subito che il malore è tutt'altro che banale. Il Franchi e tutti coloro che lo riempivano dal campo fino agli spalti, hanno vissuto attimi di paura, fino a quando, la Lega Calcio non ha deciso di rinviare la partita con lo stadio che si è lentamente svuotato tra lo sconforto generale

Col passare dei minuti, e dopo l’ufficialità sul rinvio della gara a partita da destinarsi, le rassicurazioni più importanti (confermate da Sky e dall’Ansa) hanno riguardato lo stato cosciente di Bove, nel frattempo raggiunto all’ospedale di Careggi dai familiari e dalla fidanzata e successivamente da tutto il mondo viola, calciatori e Palladino incluso che anticipano di qualche minuto il Presidente della Regione Eugenio Giani e la Sindaca Sara Funaro.  

Secondo le prime ricostruzioni Bove avrebbe accusato un arresto cardiaco a fronte di un problema ancora da chiarire, una situazione di grande pericolosità gestita in tempi rapidissimi sul rettangolo di gioco, dove l’intervento dei sanitari e una defibrillazione immediata sono risultati fondamentali per evitare il peggio. 

Il comunicato, arrivato poco prima delle 20.30, ha permesso a tutti di tirare un grande sospiro di sollievo, visto che i primi accertamenti hanno escluso danni acuti "a carico del sistema nervoso centrale e del sistema cardio respiratorio" (QUI IL COMUNICATO). Adesso il giocatore passerà la notte sotto stretta osservazione, con i famigliari al proprio capezzale e in attesa di poter approfondire ulteriormente l'accaduto per comprenderne i motivi oltre che per valutare anche il successivo decorso. Il dottor Manzuoli, ex medico sociale della Fiorentina, parlando ai nostri microfoni ha parlato anche delle sensazioni sul futuro e, pur non volendosi sbilanciare per ovvi motivi, si è detto ottimista lasciandosi andare, non senza un sospiro di sollievo, a questa dichiarazione: "Penso che tornerà a una vita normale". 

Adesso conta poco cercare di capire se Bove tornerà ad essere quel trascinatore a centrocampo che la Fiorentina ha imparato a conoscere in questi primi mesi di matrimonio. Sarà un discorso che verrà fatto in un secondo momento. Adesso quello che conta è che il ragazzo stia bene e che abbia intanto superato il malore che ci ha terrorizzato nella serata di ieri. Adesso i tifosi della Fiorentina e tutto l'ambiente dovranno stringersi intorno a lui e alla sua famiglia, lasciandogli però quella riservatezza necessaria per riprendersi nel minor tempo possibile. Poi ci sarà da pensare anche a tutti gli altri ragazzi che compongono la Fiorentina, perché lo choc è stato forte e perché il calendario non perdona e non potranno permettersi il tempo di metabolizzare l'accaduto. 

Affiancando idealmente il messaggio lanciato dalla Curva Fiesole al giocatore direttamente dagli spazi immediatamente fuori dal Pronto Soccorso di Careggi, anche la redazione di FirenzeViola.it si stringe intorno a Bove, ai suoi e ai suoi compagni, gridando con forza un "Forza Edoardo, siamo tutti con te!".