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Giorni liberi, niente contestazioni e attesa per Paratici: la parola d'ordine alla Fiorentina è un desolante "aspettare"

di Ludovico Mauro

Neanche a Natale la stagione della Fiorentina riesce a intravedere punti di svolta. La netta vittoria ai danni dell’Udinese aveva portato piccoli segnali di ripresa, già svaniti dopo meno di settimana. Al Tardini si è rivista una squadra sì in partita per tutto il secondo tempo, ma ancora succube dell’avversario. La formazione di Vanoli ha avuto ampie chances per pareggiare così come le ha avute quella di Cuesta di raddoppiare o triplicare, ma al fischio finale sono i ducali ad avere la meglio e a lanciare un altro buon segnale per la lotta salvezza. La Fiorentina, invece, si lecca ancora le ferite e dovrà aspettare nuovamente, prima di arrivare a un cambiamento.

Attesa su tre fronti: il campo
Sì perché, andando per gradi, il pomeriggio emiliano lascia in dote solo notizie di questo tipo. A partire da quelle più preoccupanti, riguardanti il campo: Vanoli ha proseguito sul solco del cambio modulo, riproponendo la tanto discussa difesa a quattro che doveva rappresentare, tatticamente parlando, la chiave di volta. Il risultato però ha messo in mostra una Fiorentina per niente vicina a quella che prima delle festività travolse l’Udinese. Lo spettro della retrocessione si fa sempre più ingombrante e la sensazione, a detta di molti, è che questa squadra, in queste condizioni, non sia in grado in alcun modo di raggiungere la salvezza.

L'ambiente
Venendo poi all’ambiente, resterà deluso anche chi si aspettava un segnale forte da parte della tifoseria. Non c’è stato infatti alcun moto di contestazione dalle parti del Viola Park, il pullman su cui viaggiava la Fiorentina è rientrato a Bagno a Ripoli senza alcun sostenitore ad attenderlo, nel silenzio più rumoroso. E con i giocatori che hanno prontamente lasciato la propria dimora sportiva, dato il giorno libero concesso da Vanoli per la giornata di domani, con la ripresa degli allenamenti programmata per lunedì.

La dirigenza
Infine, ci sarà da pazientare anche sul fronte manageriale. In questo senso, le notizie delle ultime ore vedono Fabio Paratici pronto sì a diventare il nuovo capo dell’area tecnica della Fiorentina, ma con un’altra settimana di attesa. Il dirigente ha già un accordo di massima col club di Commisso ed è pronto ad entrare in gioco, ma le questioni contrattuali lo vincolano a rimanere in Inghilterra fino al match che il Tottenham giocherà domenica prossima, 4 gennaio, contro il Sunderland. Poi un lungo respiro e verrà catapultato nell’inferno viola, perché in questo momento non vengono in mente altri termini per descrivere la situazione attuale.


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