LA SITUAZIONE CATALDI ACCELERA IL MERCATO: PALLADINO CHIEDE UN MEDIANO
Al Viola Park sono giorni di confronti: tra giocatori, tra staff tecnico e gruppo-squadra, ma anche tra Raffaele Palladino e dirigenza. Dialoghi intensi, mai finora violenti, per dettare la linea sul mercato. Che ad oggi ha accontentato solo parzialmente il tecnico viola: con Michael Folorunsho è arrivato infatti il profilo muscolare che Palladino aveva richiesto, il back-up di Bove, inteso come centrocampista offensivo spendibile anche nella prima fase di recupero palla.
Nessuna certezza.
La Fiorentina però rimane leggera lì, in mezzo al campo. Dove le certezze di inizio stagione stanno evaporando: il tecnico si aspettava che Amir Richardson, calciatore dall'indubbio talento su cui Palladino ha scommesso molto, fosse più avanti a livello di prestanza atletica e comprensione del gioco; poi c'è Yacine Adli, splendido intarsiatore di trame di gioco quando la palla ce l'hanno i viola, handicap evidente nella fase di non possesso, per limiti strutturali e di passo.
Incognita Cataldi.
E poi c'è Danilo Cataldi: fino a ottobre, il faro della mediana, regista ombra della prima costruzione viola. Dal 27 ottobre in poi, giorno di Fiorentina-Roma, gara in cui è stato sostituito al 56' per un problema al tallone, la sua luce - e di conseguenza quella della squadra - si è accesa solo a intermittenza: il numero trentadue ha saltato otto delle ultime 17 gare dei viola, perché all'infortunio al tallone è subentrata poi, a inizio gennaio, un'infiammazione al retto femorale che lo ha tenuto fuori dal gruppo nelle scorse settimane. Garanzia tecnica e di esperienza, Cataldi, 31 anni il prossimo 6 agosto, non lo può essere a livello di integrità fisica. Per questo, Palladino spinge per una soluzione rapida sul mercato in grado di tamponare le falle e risolvere le tante incognite in quel reparto. Serve un calciatore pronto e potenzialmente già arruolabile per i prossimi impegni.
Le opzioni sul mercato.
Si guarda quindi all'Italia o a chi conosce bene questa realtà, ma se Bryan Cristante sembra una pista destinata a sfumare e Frendrup un obiettivo irrealizzabile per le richieste del Genoa, le alternative latitano. Rimane spendibile il nome di Warren Bondo, centrocampista del Monza che Palladino conosce molto bene - e autore tra l'altro di una prestazione gigantesca poco più di una settimana fa proprio contro la Fiorentina - e Cher Ndour, classe 2004 del Psg ma in prestito al Besiktas, in uscita dalla Turchia. L'impressione è che Pradè giochi ancora a carte coperte: nel mazzo c'è quantomeno un altro nome per il centrocampo, un reparto che richiede il pronto intervento.