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MANDRAGORA, LA MATURITÀ AL MOMENTO GIUSTO. ANCORA DECISIVO

di Niccolò Santi

Rolando Mandragora ha tolto le castagne dal fuoco alla Fiorentina. Ieri sera l'ex Torino si è tolto la soddisfazione di segnare per la seconda volta consecutiva in Conference League, regalando alla sua squadra il terzo posto del maxigirone del torneo internazionale. E tra l'altro ha contribuito a mantenere la differenza reti con il Rapid Vienna superiore di un'unità, partecipando attivamente al 7-0 di giovedì scorso sul Lask. 

Il centrocampista campano è rientrato alla grande dall'infortunio al menisco del 3 ottobre. Si è dato da fare per riprendersi in poche settimane, e in effetti ci è riuscito brillantemente: il 31 ottobre era già a disposizione di Palladino. La maturità del centrocampista non sta solo nell'abnegazione incessante, ma anche nella sua capacità di recuperare i palloni smistandoli con maestria. Trovando, alle volte, pure la via del gol.

Ma niente personalismi, Mandragora pensa alla squadra e guarda avanti. "È stata una partita di grande pressione da parte loro - osserva dopo il pareggio con il Vitoria Guimaraes - Abbiamo fatto una partita sporca ma bisogna passar anche da partite come questa. Siamo contenti di passare tra le prime otto e siamo contenti della prestazione". La testa è già all'Udinese, con la spinta dei senatori: uno dei quali è proprio "Rolly".