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NEI PIEDI DEL NUMERO DIECI

di Mattia Verdorale

La Fiorentina e Palladino nelle mani di Albert Gudmundsson. O meglio nei piedi, visto che questa sera l'islandese tornerà titolare contro il Milan, dopo aver riposato in Conference League ed essere entrato solo a gara in corso per mettere ancora minuti nelle gambe. Dopo le tensioni di Empoli, con il battibecco con Cataldi in campo e le parole di Kouame nel post partita, stasera l'islandese è pronto a tornare dal primo minuto e la Fiorentina si affida a lui e alle sue giocate per una "notte magica" come ha detto ieri Raffaele Palladino. 

L’islandese deve dare quella marcia in più, come ha fatto contro la Lazio quando gli sono bastati pochissimi minuti per far vedere a tutte le sue abilità negli spazi stretti e nella gestione del pallone. Il tecnico viola ha bisogno delle sue magie soprattutto contro un avversario, come il Milan, che arriva a Firenze sulle ali dell'entusiasmo, da tre vittorie consecutive in campionato con Fonseca che ormai sembra aver trovata la quadra. Palladino, consapevole dell’importanza della gara, ha fatto capire chiaramente che non si accontenta di una prestazione ordinaria. Ha chiesto ai suoi giocatori di andare oltre, di cercare quella scintilla capace di trasformare una partita in una notte di svolta.

Ma c’è anche un elemento di curiosità che aggiunge ulteriore fascino a questa sfida. In tribuna al “Franchi” sarà presente Adrian Mutu, ex numero dieci della Fiorentina, un giocatore che con quel numero sulle spalle ha regalato gioie e grandi emozioni ai tifosi viola. Mutu, che è rimasto nel cuore dei sostenitori fiorentini, sarà un osservatore d’eccezione, e chissà che la sua presenza non possa ispirare proprio chi adesso ha quella maglia che significa pressione e responsabilità. Con un maestro del passato a fare da spettatore, la speranza è che Gudmundsson possa fare "il fenomeno" proprio come cantavano i tifosi viola ad Adrian Mutu.