NIENTE SCHERZI
Un settimo posto in campionato, a meno 14 dalla capolista Sporting Lisbona, che non deve trarre in inganno, tanto più tenendo di conto il secondo posto nella graduatoria di Conference League che vede i portoghesi davanti ai viola e appena dietro al Chelsea. A Guimaraes, a poco meno di un’ora da Porto e nelle vicinanze di quella Braga che la Fiorentina ha già visitato in Conference, è soprattutto il cammino europeo a tener su di morale i tifosi del Vitoria, e c’è da scommettere che giovedì l’Afonso Henriques (lo stadio di Guimaraes intitolato al primo re di Portogallo) sarà pieno.
Le assenze del Vitoria - Intanto però il tecnico Rui Borges è alle prese con più di un acciacco nella sua squadra, a cominciare dall’ex Bruno Gaspar il cui rientro è previsto solo ad anno nuovo. Così se la punta Ramirez è un’altra assenza pesante al pari del mediano Händel, in attacco l’allenatore portoghese spera di recuperare Nelson Oliveira uscito malconcio dall’ultima gara contro il Rio Ave (pareggiata in rimonta 2-2) mentre quasi certamente si affiderà a Nuno Santos considerato l’altro calciatore di maggior qualità tra i bianconeri.
Il turnover di Palladino - Dal canto suo Palladino dovrà gestire bene forze ed energie dei suoi dopo il k.o. di Bologna ma soprattutto nell’ottica degli ultimi 2 impegni del 2024, l’Udinese in casa e la Juventus a Torino il 29 dicembre. Lecito attendersi il consueto turnover europeo da parte del tecnico viola che potrebbe rilanciare Quarta in difesa, pur confermando Dodò che domenica sarà squalificato, e affidarsi al duo Richardson-Mandragora in mezzo al campo. Davanti possibile turno di riposo per Kean con Kouamè inizialmente punta e un terzetto alle sue spalle con Gudmundsson pronto a inserirsi nella corsa a una maglia da titolare rispetto ai vari Ikonè, Beltran e Sottil.