PALLADINO AL CENTRO DELLA FIORENTINA. LE INCORAGGIANTI ANALOGIE CON PICCHIO DE SISTI
L'uomo copertina è sempre più Raffaele Palladino. Per come ha modificato la Fiorentina ma anche per come l'ha fatta crescere tatticamente, a livello di equilibri e per il modo con cui ha gestito il gruppo. Per vari aspetti, nel gioco dei paragoni che adesso va tanto di moda, in molti lo hanno accostato anche a Picchio De Sisti, il tecnico che giovanissimo - e all'epoca alla prima esperienza in panchina - arrivò alla guida della Fiorentina nel 1980 al posto di Carosi. "Se ci sono similitudini tra me e lui? Sì - scherza Picchio al telefono con noi - è bello come me. Forse solo un po' più alto.... Parlando seriamente va elogiato per il lavoro che sta facendo ma anche per come si sta rapportando con il gruppo. E poi lo apprezzo anche per il modo in cui si pone, con le buone maniere e con il sorriso sulle labbra in un mondo del calcio in cui ora non ride più nessuno".
Andando ad analizzare, sembrano esserci varie incoraggianti analogie tra Palladino e De Sisti, l'uomo che costruì la Fiorentina che per un punto non potè fregiarsi dello scudetto (l'anno del meglio secondi che ladri). Anche Palladino come De Sisti è arrivato giovanissimo a Firenze: Picchio aveva trentotto anni, era tutto sommato ancora giocatore e aveva instaurato un rapporto empatico con i calciatori, quasi da compagno di squadra. In parte è anche quello che sta facendo Palladino, che comunque è allenatore di A già da due anni: il tecnico di Mugnano di Napoli sta forse sfruttando anche la sua ancora fresca esperienza da calciatore, capisce le esigenze dei giocatori e sa toccare le corde giuste per motivarli o ricaricarli (vedi la settimana libera concessa di recente che ha fatto anche discutere ma che in realtà a conti fatti è stata del tutto produttiva). Palladino poi si è finora caratterizzato pure per essere un tecnico trasformista, non solo per come ha cambiato all'inizio della stagione ma anche per la capacità di leggere la gara in corso d'opera scegliendo un altro modulo, come è successo proprio a Como. Ha visto la squadra che iniziava a soffrire, è passato a tre e solo qualche istante dopo è arrivato il gol del due a zero. A proposito di trasformismo va detto che anche De Sisti, sia pure non durante la stagione, si dimostrò un tecnico aperto al cambiamento varando quella rivoluzionaria Fiorentina col 3-5-2 di cui fu un autentico precursore. Allargando il discorso alla formazione di Picchio dell'81-82 occorre aggiungere che quella squadra si caratterizzava come quella di oggi per un certo pragmatismo, per una serie di vittorie sporche (senza dimenticare che comunque la Fiorentina di Palladino ha offerto anche spettacolo contro big come Milan e Roma). "E' vero che i buoni risultati cementano il gruppo però quel che sta succedendo - dice De Sisti - è anche farina del sacco di Palladino. Sta plasmando i giocatori e tutti stanno rispondendo al meglio. Va elogiato".