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PALLADINO: "EMERGENZA IN DIFESA: ANCHE PONGRACIC È KO. FRASI KOUAME STRUMENTALIZZATE"

di Redazione FV
Fonte: dal nostro inviato al Viola Park - Andrea Giannattasio

Giornata di vigilia in casa Fiorentina: domani infatti (alle ore 21) i viola sono attesi dalla prima giornata della fase a girone unico di Conference League e l'avversario di turno sono i gallesi dei New Saints, squadra attualmente al quinto posto della Welsh Premier League e che è campione in carica del proprio campionato. Dal media center del Viola Park, come da protocollo Uefa, ha preso la parola il tecnico Raffaele Palladino. Ecco le sue dichiarazioni: "Siamo in emergenza in difesa, abbiamo tre squalificati e anche un forfait. Pongracic non è pronto, nonostante in questi giorni abbia lavorato con il gruppo. Ma abbiamo lavorato bene in quel settore e sono certo che chi giocherà, anche adattato, farà molto bene".

Che importanza ha la Conference League? Sarà emozionato per il suo debutto europeo?
"Non c'è tempo di emozionarsi... siamo concentrati per fare una grande prestazione e vincere una partita. Le responsabilità fanno parte di questo lavoro: noi vogliamo fare una grande prestazione, siamo pronti per domani. Se farò turnover? Ho la fortuna di avere un grande gruppo: farò tanti cambi perché voglio risposte positive da tutti. Le risposte le vedo quotidianamente e questo mi conforta".

Perché la Fiorentina sta faticando e quali risposte si aspetta domani?
"È vero, ci manca qualche punto... ma a maggior ragione vogliamo fare una bella prova domani. A Empoli abbiamo fatto una buona prova, solida, in cui tutti gli attaccanti hanno dato una mano in difesa. Vogliamo creare una mentalità vincente, perché vincere aiuta a vincere. Stiamo trovando la giusta alchimia come fossimo una famiglia: abbiamo tracciato un solco che dobbiamo essere bravi a percorrere".

Crede ancora  nelle qualità di Sottil, come disse nel giorno della sua presentazione?
"Domani giocherà titolare, intanto posso dire questo. Al di là della partita dove dimostrerà il suo grande valore, io penso che sia un giocatore importante per questo club. Ho apprezzato il suo atteggiamento, anche quando non ha trovato spazio: si è sempre allenato bene e quando è entrato ha dato il suo contrubuto".

Come valuta le parole di Kouame a Empoli?
"Io ho ascoltato bene le sue parole a Empoli: lui ha parlato da capitano e da leader dello spogliatoio. A me è piaciuto molto. Credo che siano state un po' strumentalizzate: lui voleva parlare in modo positivo. Io chiedo sempre alla squadra di giocare insieme e lui ha usato quelle che sono le mie parole. A me piace quando un giocaotre che si prende le sue responsabilità".

Domani giocherà Moreno dal 1'?
"Sì giocherà, è l'unico centrale che abbiamo: è dentro ai meccanismi di squadra. Quando è arrivato qui non era al top della condizione, ora sta bene".

Come sta Gudmundsson? Come valuta il "battibecco" di Empoli sulla punizione?
"A qualcuno è parso un litigio in campo... è normale che un calciatore ci tenga a far gol e a fare il bene della squadra. Abbiamo stabilito delle gerarchie sui rigori e sulle punizioni ma è chiaro che tutti vogliano dare il proprio contributo. I miei ragazzi sono seri, si vogliono bene e tutti vogliono determinare. Chi vuol far passare il messaggio che ci sono stati litigi in campo sbaglia. Vedrò se impiegarlo domani".

Questo è il momento più difficile della sua carriera?
"Non è un momento difficile... è solo un momento di lavoro. Io vivo qui al Viola Park ormai... per migliorare ogni aspetto della squadra. Sto dando cuore e anima per il club e i miei ragazzi. Tutti noi vogliamo risultati, ai quali siamo vincolati. Lo stimolo è quello di fare sempre di più. Sto cercando di dare tutto me stesso per questa società ma cononosco una sola strada: il lavoro".

La squadra domani giocherà a quattro o a tre?
"Vorrei rispondere ma preferisco tenere un velo di mistero... non voglio dare vantaggi alla squadra avversaria. Mi è piaciuto l'atteggiamento di squadra, come ha interpretato il 4-2-3-1 in questi giorni. A Empoli però ci difendevamo a cinque perché Bove si abbassava: i numeri lasciano il tempo che trovano, è l'interpretazione dei ragazzi che è fondamentale. Domani affrontiamo una squadra che vorrà fare la partita della vita e noi dovremo essere bravi a giocare di qualità".

Lei aveva detto che dopo la sosta avremmo visto un'altra Fiorentina: quanto manca a vedere la squadra che ha in testa?
"Non è facile dire a che livello arriverà la squadra: noi miglioriamo ogni giorno, lavorando. A me interessa che i ragazzi trovino sintonia in campo. Più si sta insieme e più si crescere. Il massimo non esiste, si deve crescere allenamento dopo allenamento".

Kayode, Beltran e Parisi sono delle riserve?
"Non esistono riserve in questa squadra: noi abbiamo 23 titolari e io voglio vedere solo risposte positive da parte di chi scenderà in campo".