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Paratici e la grana mercato in uscita: il borsino di una rosa "in partenza"

di Pietro Lazzerini

Fabio Paratici non è ancora ufficialmente entrato a far parte del mondo Fiorentina ma viene già tirato per la giacca da tutti i tifosi che sognano un mercato in grande stile. Tra pochi giorni inizieranno le trattative invernali e il club viola dovrà essere forzatamente protagonista per provare a cambiare marcia dopo un inizio disastroso. Questo però non porterà la società di Commisso a ricalcare le orme dell'ormai famosa Salernitana di Sabatini. O almeno non in tutto e per tutto. 

I candidati alla cessione
Facendo un calcolo su chi è pressoché sicuro di salutare, oltre a Martinelli che dovrebbe andare in prestito per trovare maggiore spazio, ci sono anche Sabiri, Kouame e Richardson, con quest'ultimo richiesto dal Nizza che potrebbe anche proporre Boga come parte di uno scambio. Magari anche di semplici prestiti. Oltre a loro, anche Pablo Marì sembra destinato a partire, soprattutto se il trend tattico della difesa a 4 verrà confermato. Anche Edin Dzeko non pare destinato a restare, un po' perché chiede da tempo maggiore spazio e un po' perché con l'ambiente il feeling non è mai nato davvero. Basti pensare al post AEK Atene e all'episodio di Bergamo. 

I giocatori in forse
Poi si passa anche ai giocatori in forse, quelli che potrebbero far nascere una trattativa in base alle richieste. Anche Ranieri potrebbe finire in questa lista, come Piccoli e tutto il centrocampo. Poi Dodo e Comuzzo, giocatori che potrebbero portare plusvalenze nonostante il rendimento rivedibile e quindi potenzialmente cedibili per aumentare l'eventuale valore del mercato in entrata. Ma anche per loro, servono compratori. E al momento non c'è la fila per nessuno dei giocatori viola. 

I dubbi su Gudmundsson
Chi potrebbe attrarre l'interesse è Albert Gudmundsson, ma al momento la Fiorentina si è presa qualche giorno per valutarne il futuro. Quello visto contro l'Udinese sarebbe incedibile. Ma dovrà dare conferma nelle prossime partite di aver realmente svoltato, perché nonostante i 5 gol precedentemente segnati in stagione, il rendimento è stato tutt'altro che da numero 10. Intorno all'islandese l'interesse ci sarebbe anche, ma per lottare ad alti livelli serve qualità e lui è uno dei pochi che ne potrebbe esprimere in grande quantità. L'unico veramente incedibile resta comunque Moise Kean, che sia per il club che per gli agenti, non si muoverà almeno fino all'estate. Stesso discorso per De Gea, diventato anche capitano. 

Il compito di Paratici
Paratici prima di mettere mano alla rosa in entrata, dovrà mettere in atto una strategia chiara e condivisa su chi potrebbe far spazio ai nuovi acquisti. Lo farà ovviamente con Goretti, ma lo farà anche dopo aver capito il clima di uno spogliatoio che sembra essersi intossicato nel corso dei mesi post dimissioni di Palladino. Solo una volta toccato con mano le condizioni della rosa, potrà agire con autonomia e libertà. Portando, insieme alla sua indiscussa professionalità, anche un lumicino di speranza a una piazza che ha bisogno di tornare a sorridere dopo mesi di pianti. 


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