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PER QUANTO BOMBER KEAN NON PUÒ BASTARE: LA TREQUARTI BATTA UN COLPO

di Niccolò Righi

Alzi la mano chi si sarebbe mai aspettato questo impatto di Moise Kean? Forse neanche il più fedele dei suoi ammiratori avrebbe potuto pronosticare il raggiungimento della doppia cifra già alla vigilia di Natale, dopo appena 15 presenze. L’ultimo italiano a riuscirci in maglia viola fu Federico Chiesa. Solo che al figlio d’arte per raggiungere i 10 gol servì una stagione intera. A Kean sono bastati invece pochi mesi e tanta fiducia, ricambiata con un rullino di marcia da assoluto bomber che sta trascinando la Fiorentina ai piani alti della Serie A. Tuttavia guardando la classifica non si può far a meno di notare come il centravanti classe 2000 abbia messo a segno oltre un terzo delle reti totali realizzate dalla viola (29). E questo porta ad un'ovvia conclusione: per quanto bomber, Kean non può reggere tutto il peso dell’attacco da solo. Serve che la trequarti batta un colpo.

Gudmundsson, lampi di classe…a sprazzi
Certamente l’aiuto più importante dovrà arrivare da Albert Gudmundsson. L’islandese è stato il vero colpo pregiato del mercato estivo e, seppur falcidiato da infortuni e da una condizione fisica tutt’altro che esaltante, ha già messo in mostra (in fasi alterne) qualche lampo dell’immensa classe che possiede nel proprio repertorio. Non a caso, pur avendo giocato soltanto 311’, ha già messo a segno 3 reti (secondo miglior marcatore assieme a Cataldi) decisive nella conquista di sei punti contro Lazio e Milan.

Sottil, serve l’ultimo step
Chi sta riuscendo a fare una crescita importante è sicuramente Riccardo Sottil, tra i più in forma dei viola nell’ultimo periodo. Con i suoi scatti e le sue scorribande, Sottil sta finalmente riuscendo a ritagliarsi un ruolo da protagonista nella squadra in cui è cresciuto, ma adesso serve un ulteriore step dal punto di vista realizzativo. Per quanto spesso decisivo - come in occasione del rigore procurato ieri - il conto delle reti in campionato è ancora fermo a zero e col mercato che incombe servirà un netto miglioramento da questo punto di vista.

Colpani e Beltran: va bene l’impegno, però…
Coloro che stanno lasciando più di qualche dubbio nelle menti dei tanti tifosi viola sono certamente Andrea Colpani e Lucas Beltran. Se il Flaco a Monza era il leader tecnico dell’attacco, riuscendo a realizzare sei reti nelle prime 12 partite della scorsa stagione, a Firenze si è trasformato in un buon gregario attento più a coprire le incursioni di Dodo che a pungere le difese avversarie. Compito che svolge in modo impeccabile certo, ma le aspettative (e i soldi sborsati per portarlo in Toscana) non possono limitarsi ad una singola doppietta realizzata in un match terminato 0-6. Discorso simile per Lucas Beltran, di cui ancora si fa fatica a capirne il ruolo dopo un anno e mezzo. L’argentino quest’anno sta facendo valere le sue abilità di palleggiatore confezionando già cinque assist ai propri compagni. Il problema è che pure lui era arrivato a Firenze per una cifra vicina ai 20 milioni e con le stimmate del centravanti. Motivo per il quale anche le sue due reti - non particolarmente decisive, contro Lecce e Roma - non possono far gridare al miracolo. 

Che fare ancora con Kouame ed Ikone?
Concludiamo infine con Ikoné e Kouame due calciatori che, c'è da dire, non stanno trovando grande spazio in Serie A, ma che allo stesso tempo non stanno mai riuscendo ad essere decisivi quando entrano in campo. I due attaccanti sono ancora a secco in campionato e la sensazione è che la Fiorentina stia cercando sul mercato dei giocatori offensivi che possano andare a sostituirli. La pazienza di Firenze nei loro confronti sembra essersi esaurita e se neppure la 'cura Palladino' sembra essere funzionata, allora forse è arrivato il momento di stringersi la mano e prendere strade diverse


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