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RISORSA O TERZA SCELTA?

di Tommaso Loreto

Si dice che l’abbondanza sia la miglior alleata degli allenatori, e pure della competizione interna. Il motivo è facile da intuire, più sono i concorrenti a una maglia da titolare e più si alza l’asticella dell’impegno, in allenamento e in partita, con buona pace del tecnico che a quel punto si ritrova semplicemente con l’imbarazzo della scelta.

Parisi il terzo - Si scopre così che in casa viola c’è una zona del campo dove l’abbondanza la fa da padrona, ed è la corsia sinistra. Con Biraghi solo recentemente finito in panchina, e con Gosens che ha impiegato pochissimo a inserirsi nella sua nuova realtà è allora Parisi il più sofferente sulla corsia mancina. Con 3 sole presenze in campionato, per 122 minuti totali, l’ex Empoli è oggi la terza scelta della corsia sinistra, e anche in Europa i 90 minuti contro i Saints non sono stati poi così indimenticabili.

Le ripercussioni sul mercato - Di certo da quando è arrivato, nell’estate del 2023 per una cifra intorno ai 10 milioni di euro più uno di bonus, Parisi non ha ancora goduto di fiducia illimitata, quasi che anche gli adattamenti di Italiano avessero reso più complicate le cose. Oggi che il modulo di Palladino vira verso la difesa a 4, dove Gosens è stato il prescelto a sinistra, il suo ballottaggio con Biraghi diventa uno dei temi delle prossime settimane, anche perché complici gli interessi di Milan e Roma per il terzino campano l’alternativa principale al ruolo di terza scelta non può che essere il mercato invernale.