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SOTTIL E IKONÈ, UN PRIMO BILANCIO: ESTATE DIVERSA MA STESSO AVVIO DI STAGIONE

di Samuele Fontanelli

A giugno erano partiti da situazioni differenti, uno prossimo a lasciare Firenze, Ikonè, l'altro a diventare un punto fermo della formazione di Raffaele Palladino, Sottil. Oggi, giunti ormai quasi a metà ottobre con 10 partite ufficiali alle spalle, possiamo affermare che nonostante le diverse premesse entrambi abbiano avuto lo stesso avvio di stagione.

SOTTIL, DALLA FIDUCIA DI PALLADINO AL SOLO GOL CONTRO LA PUSKAS AKADEMIA
"Sottil per me è un giocatore forte, è difficile quando lO incontri. Ha tutto per fare il calciatore ad alti livelli. Mi prendo la responsabilità di metterlo nelle condizioni migliori poi sta anche a lui dimostrare il suo valore". Così aveva risposto Raffaele Palladino nel giorno della sua presentazione ufficiale al Viola Park (25 giugno 2024) ad una domanda su Riccardo Sottil. Il figlio d'arte, dopo una stagione con più ombre che luci, complice anche l'infortunio alla clavicola rimediato contro il Club Brugge, quest'anno sembrava potesse definitivamente sbocciare sotto la guida del tecnico campano. L'ex allenatore del Monza nel corso della pre season gli aveva dato fiducia, sia a parole che in campo, e l'esterno l'aveva ripagato con gol e ottime prestazioni.

Poi dalle amichevoli siamo passati al campionato e del Sottil estivo si sono perse le tracce. Mai titolare in Serie A, solo 58 minuti nelle prime sette giornate, e tre presenze in Conference League tra play-off e fase a girone unico. In Europa fino ad ora Palladino l'ha schierato sempre dal primo minuto e il classe 1999 si è fatto trovare pronto, segnando anche una rete, nella gara di andata contro la Puskas Akademia. Sia nel match di ritorno contro i magiari, sia nella sfida contro i New Saints invece non è riuscito ad incidere. Adesso, con il cambio di modulo e il passaggio alla difesa a quattro, l'ex Monza sta chiedendo più sacrificio ai suoi esterni in fase di non possesso. Vedremo come si troverà nel nuovo sistema il numero 7 gigliato e se riuscirà, nonostante la concorrenza, a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel proseguo della stagione.

IKONÈ E LE SIRENE QATARIOTE   
Se Sottil era stato elogiato, su Ikonè invece Palladino non aveva potuto rispondere perché non era riuscito, il francese era stato l'unico giocatore della rosa con questo problema, a contattarlo. Durante il periodo di preparazione, tra Viola Park e tournée inglese, l'ex Lille era alle prese con alcune sirene di mercato provenienti dal medio oriente. In particolare a lui si erano interessati due club qatarioti, l'Al-Duhail e l'Al-Arabi, che però non erano riuscite a convincere l'ala classe 1998 che voleva rimanere nel calcio europeo. Nemmeno Wolverhampton e Leicester, due club di Premier League, sono riuscite negli ultimi giorni di mercato ad acquistare il francese, e alla fine Ikonè è rimasto sulle rive dell'Arno. 

Cinque spezzoni di partita in Serie A e tre presenze in Conference League, con un assist all'attivo, fin qui per Ikonè che da titolare ha giocato solamente la gara di ritorno contro la Puskas Akademia e il match contro i New Saints. Vedremo da qui a gennaio quanto sarà impiegato e quale sarà il suo rendimento, poi nel mercato di riparazione chissà che per lui non arrivino altre offerte, magari più convincenti.